Vendemmia, previsto un calo del 9%

La previsione di Ismea e Unione italiana vini



TRENTO. Per la vendemmia 2011 in Trentino Alto Adige l'Unione italiana vini - Ismea prevede un calo del 9%: da 1.161.000 di ettolitri del 2010 a 1.060.000.
Secondo Ismea, le perdite di produzione dell'intera regione si realizzano quasi esclusivamente nella provincia di Trento "dove già le prime fasi vegetative non erano state sempre all'altezza delle aspettative".

La fioritura ad esempio è risultata buona nei fondovalle, mentre in certe aree collinari è stata mediocre. Inoltre le grandinate di metà luglio hanno provocato non pochi danni ai produttori nella zona dell'Adige ed anche laddove si è potuto raccogliere, c'è stata un'attenta selezione dei grappoli, sottolinea l'Ismea.

"Sulle uve base spumante i parametri chimici, grado zuccherino e soprattutto acidità e profumi, erano elevati e le giornate calde di agosto accompagnate da notti fresche hanno contribuito a mantenerli a livelli alti, almeno inizialmente. In seguito le temperature elevate hanno accelerato la maturazione, ma senza far aumentare il grado zuccherino, provocando in certi casi un calo di acidità. Ottima, a detta degli operatori, la qualità anche delle uve bianche aromatiche mentre i volumi sono stati influenzati dalla perdita di peso dei grappoli per il caldo estivo. Molto positive le attese, sia sul fronte qualitativo che quantitativo sulle uve rosse la cui maturazione sembra ottimale ed i primi riscontri sembrano confermare tale ottimismo".

In provincia di Bolzano, invece, i volumi potrebbero essere simili a quelli dello scorso anno. Tutte le fasi fenologiche sono da considerarsi buone o ottime e le avversità si sono limitate ad alcune precipitazioni accompagnate da grandine che, localmente, hanno provocato perdite di prodotto, conclude il rapporto Ismea.













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