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Vandali in pieno giorno all’asilo di via dei Colli

Due ragazzi fotografati mentre corrono sui tetti della scuola materna chiusa ed urinano sulle pareti e sulle panchine nel giardino, di solito usate dai bambini


di Daniele Erler


LAVIS. Due giovanissimi vandali incappucciati sono stati visti, giovedì pomeriggio, in piena luce, aggirarsi indisturbati e del tutto indifferenti agli sguardi del vicinato nel giardino della scuola materna in via dei Colli, a Lavis. Fatto ancor più grave: stando ai testimoni avrebbero urinato sulle pareti della scuola materna e su alcune delle panchine, lì dove normalmente giocano i bambini. E tutto questo dopo aver passeggiato sui tetti della scuola, a rischio non solo proprio ma anche della incolumità delle strutture.

Lo segnala una donna che abita in centro storico a Lavis, ma chiede l’anonimato perché teme che una sua denuncia pubblica possa portare a ritorsioni. Altro segnale di un clima che proprio sereno non è. Il racconto è comunque denso d’inquietanti dettagli, gli stessi che sarebbero stati forniti anche alla polizia locale, chiamata e intervenuta sul posto.

Erano le 15 di giovedì, la scuola materna era ovviamente chiusa da giorni per le vacanze di Natale. «Con mio marito e mio figlio per prendere l’auto siamo andati nel parcheggio dietro palazzo Maffei, che si affaccia proprio sulla scuola materna – spiega la donna –. Abbiamo visto due ragazzi, dall’aspetto credo avessero fra i 16 e i 18 anni». Erano incappucciati e vagavano all’interno del giardino della scuola materna, che dovrebbe essere inaccessibile agli estranei. Per di più si sono anche arrampicati sul tetto della scuola, passeggiando indisturbati fra i lucernari.

«Li abbiamo visti guardare verso il parcheggio, probabilmente per controllare che nessuno li stesse spiando. Si sono concentrati soprattutto su un furgone che era lì fermo, credo non ci abbiano visto. Dopo esser stati sul tetto, sono saliti lungo il prato, lì dove si affacciano le aule del secondo piano. Uno di loro è salito su una panchina, si è abbassato la zip dei pantaloni e ha urinato contro il muro esterno della scuola materna e sulla panchina stessa. Io non ci ho visto più, ho chiamato i vigili. Sono arrivati in fretta, non so se li abbiano bloccati o meno, noi a quel punto ce ne siamo andati».

Tornata a casa, la donna si è messa al computer e ha lanciato una petizione online. «Sono partita da un’idea: che ormai ci siano troppi ragazzi che non sono educati in famiglia. Siamo in uno Stato dove serve un patentino per ogni cosa, anche per pilotare i droni. Allora perché non fare un patentino anche per essere genitori? Si dovrebbero organizzare dei corsi obbligatori per chi vuole avere un figlio».

Al di là della provocazione, resta l’inquietudine per un episodio che segnala la totale mancanza di rispetto per un luogo normalmente frequentato dai bambini. «Non è un caso isolato – spiega la donna – anche il centro storico di Lavis si sta pian piano degradando. Il parcheggio fuori dalla materna è spesso il luogo di ritrovo di ragazzi. In piena notte fanno chiasso, soprattutto in estate, probabilmente spesso perché ubriachi. Per chi vive nei dintorni è difficile convivere con questi schiamazzi». A Lavis presto sarà installato una sorta di Grande fratello, 12 videocamere a presidiare il territorio. Difficile dire se potrà essere un deterrente anche per questi episodi, o se forse ciò che manca in alcuni è proprio educazione e senso civico.













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