«Valdastico, una priorità del governo»

Il vice ministro Ciaccia sostiene il progetto e al Trentino dice: «Basta visioni localistiche». Zaia: «La faremo a tutti i costi»



TRENTO. Il prolungamento a nord dell’autostrada A31 Valdastico rappresenta «una priorità per il Governo». Ad assicurarlo Mario Ciaccia, viceministro alle Infrastrutture e ai trasporti, intervenuto ieri al taglio del nastro a Longare (Vicenza) del primo tratto della Valdastico Sud.

Torna ad infiammarsi, dunque, il duello tra Trentino e Veneto per la realizzazione del PiRuBi, ma la novità, stavolta, è la presa di posizione decisa e secca del governo in favore del prolungamento. Il vice ministro Ciaccia, infatti, ha parlato chiarissimo: «Il proseguimento a nord della Valdastico è sul nostro tavolo - ha assicurato - visto che rappresenta una nostra priorità. E non potrebbe essere altrimenti visto e considerato che parliamo di visione di sistema per rispondere alle esigenze dello sviluppo, della crescita e dell’economia del nostro territorio». Nel suo intervento il viceministro ha osservato come il completamento da nord a sud della A31 sarà fondamentale per l’intera viabilità italiana. «Nel suo disegno completo - ha detto Ciaccia - la Valdastico, sotto il profilo funzionale e trasportistico, metterà in relazione diretta il Trentino-Alto Adige e il Nord Est d’Italia, collegando Vicenza e Rovigo a Trento». Sul braccio di ferro in atto tra Veneto e Trentino sul prolungamento a nord Ciaccia ha evidenziato come «non è più tempo di visioni localistiche e di ragionamenti che limitano le politiche di sviluppo in un’ottica strenuamente territoriale. Fare il bene di un territorio - ha precisato - non può prescindere dal renderlo parte integrante di un sistema più vasto e interconnesso di scambi e di relazioni economiche che solo una visione di sistema può consentire».

Musica per le orecchie del governatore Luca Zaia secondo il quale «i veneti non hanno intenzione di rinunciare al loro terzo valico». Secondo i programmi, la Valdastico sud sino a Rovigo sarà completata entro il 2014, mentre per il proseguimento a nord l’ostacolo principale continua ad essere rappresentato dalla contrarietà del Trentino. «Noi non possiamo andare lì con la ruspa - ha ironizzato Zaia - perchè siamo gente per bene. Ci rendiamo anche conto che la nostra libertà finisce dove inizia quella dei trentini, ma viceversa possiamo dire che la loro libertà finisce dove inizia la nostra». «Vorremmo far capire a Trento - ha poi precisato Zaia in riferimento al braccio di ferro che dura da decenni - che noi non vogliamo fare atti di arroganza, ma dobbiamo trovare per forza una soluzione.Di fronte a uno scenario del genere - ha concluso il Governatore - una soluzione la troveremo sicuramente. Noi ci riteniamo amici del Trentino: siamo autonomisti quanto loro e ci battiamo perchè la loro autonomia resti ma la vogliamo anche noi: e il terzo valico del veneto noi lo vogliamo a tutti i costi».

Soddisfatti delle parole del vice ministro anche il vicepresidente del Consiglio provinciale di Trento, Claudio Eccher, e il senatore leghista trentino, Sergio Divina «Mi pare - ha affermato Eccher - che le dichiarazioni vadano nella direzioni da molti auspicata». «Voglio vedere - ha detto Divina - come il Trentino farà a continuare nella sua politica del “no” aprioristico al completamento della Valdastico Nord, quando questa è indispensabile non solo per il Trentino e il Veneto, ma per tutt’Europa come ha sottolineato Ciaccia, il quale è ottimista sulle trattative in corso con il governo trentino per arrivare allo sblocco delle autorizzazioni».













Scuola & Ricerca

In primo piano