«Valdastico, si rischia la catastrofe ambientale»

Comperini, sindaco di Besenello risponde piccato al collega vicentino Toldo: «Altro che demagogia, lui non ha neanche letto la relazione dei geologi»


di Michele Stinghen


BESENELLO. «La salute e la cura del territorio non hanno competenze territoriali: il sindaco Toldo si legga bene la relazione del geologo, prima di fare polemica». Così il sindaco di Besenello Cristian Comperini risponde alle dichiarazioni fatte dal suo omologo di Valdastico Alberto Toldo. Il sindaco vicentino si era lamentato riguardo agli studi fatti da Besenello (nell'ambito delle osservazioni sul progetto del completamento dell'autostrada A31) sulla frana della Marogna, in territorio veneto, ed all'allarme lanciato da Comperini, il quale aveva parlato di "rischio Vajont" per la frana ancora attiva su quel versante. Le polemiche e le divergenze tra trentini (fermamente contrari) e vicentini (tutti allineati, più o meno, alla Serenissima) sulla famigerata autostrada continuano. Il destino dell'opera dipende dalle decisioni che prenderà però il governo. «Il sindaco di Valdastico - dichiara il sindaco Comperini - si permette di disquisire della questione senza nemmeno aver letto quanto riportato dal geologo nella sua relazione; avrei compreso una reazione di fastidio per il fatto di non averlo coinvolto nelle indagini, ma sentire parlare di “speculazione sui morti” senza aver prima letto la documentazione questo è veramente troppo». Il sindaco di Besenello è stato personalmente sul luogo a verificare. La relazione scritta dal geologo dell'università di Padova, Dario Zampieri, è molto netta, e Comperini lo rimarca: «Ci dice che il progetto dell'autostrada della Valdastico così com'è non va. Il sindaco Toldo non l'ha nemmeno letta, se lo avesse fatto saprebbe che lo spettro del Vajont non è stato da me agitato a scopo demagogico. Forse sarebbe diverso il numero delle vittime, ma importerebbe forse qualcosa se ci fossero 20 morti, o anche solo due, anziché 2000? Qual è il numero accettabile di morti potenziali per realizzare a tutti i costi l’opera secondo questo progetto mal concepito?». Comperini - e tutta Besenello - è molto preoccupato per le pieghe che sta prendendo la vicenda. «Non è il momento di stare tranquilli, ciascuno nel proprio piccolo orto, ma è ora di difendere un territorio troppe volte violentato. Forse si poteva preavvisare Toldo delle nostre intenzioni, questa è l'unica critica accettabile, ma vista l’acquiescenza dimostrata nel chiuso delle sale ministeriali rispetto alla volontà della Provincia di Vicenza e della Serenissima, non ero fiducioso che avrebbe avuto la determinazione ed il coraggio necessari per andare avanti a dispetto dei potentati economici. Tanta pacatezza e tranquillità ostentata mal si adattano al pesantissimo impatto ambientale che avrebbe la Valdastico Nord e ancor più al contenuto grave della relazione del professor Zampieri. A questo scopo la comunità di Besenello e la sua amministrazione faranno la propria parte fino in fondo», conclude.













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