«Valdastico, persi 600 milioni» 

La partita infrastrutture. Colloquio con l’ex assessore ai trasporti Mauro Gilmozzi: «C’era un accordo con l’A4 che ci avrebbe pagato la nuova  linea ferroviaria in Valsugana se l’uscita autostradale fosse stata a Trento sud. Ragionavamo in una logica di corridoio Monaco- Verona. Fugatti?»


Gianpaolo Tessari


Trento. «noi avevamo lasciato loro in dote una logica di corridoio monaco-verona, dove l’infrastrutturazione della nostra provincia passava dall’integrazione tra ferrovia e strade. vedo che l’hanno smontata. quale sia il disegno di questa giunta provinciale ora non lo capisco». parla pacatamente mauro gilmozzi, assessore alle infrastrutture della giunta precedente. e ripete più volte di non avere interesse a fare polemica con l’amministrazione fugatti. ma a domanda risponde.

Gilmozzi che ne dice della visione sulle infrastrutture legata ai trasporti dell’attuale giunta?

É fuori da ogni logica, si dovrebbe ragionare in termini di corridoio. Mettendo assieme strada, treno, ciclabilità: connessioni, in una parola. Il vostro direttore Paolo Mantovan ha scritto l’altro giorno nel suo editoriale di non vedere una logica, un disegno. Sono d’accordo. Le faccio un esempio?

Dica pure.

Leggo di filobus nel capoluogo. Torna un progetto, questo non è della Provincia, che però non può partire se non si decide dove e come verrà interrata la ferrovia a Trento. Ma su questo siamo in ritardissimo, sulle tratte di accesso dell’alta velocità si sa poco. Ed è, anzi dovrebbe essere, tutto collegato. Anche la partita della terza corsia dell’A22 su cui Fugatti dice di voler accelerare.

E questo non va bene?

Autobrennero ha nei suoi obiettivi la terza corsia dai tempi di Grisenti. É un allargamento, il sedime resta quello attuale. Non serve nemmeno fare espropri, bastano tre semafori. Occorre però togliere le strozzature. Il vero grande problema è la galleria di Trento. Ci sono dei progetti che la concessione dell’A22 prevede: autostradali, ovvio, ma anche altri, collegati. Un esempio? L’Autostrada ha pagato la grande rotatoria di Campo Trentino.

E la galleria di Trento?

Il tema è: fare un’altra galleria in città per la terza corsia o spostare tutta l’autostrada, per consentire alla città di utilizzarla come sua circonvallazione? Decidendo cosa fare cambia il livello degli investimenti. C’è un però...

Quale?

Non si è inventato nulla ma non si può caricare delle spese senza fine su A22. La scommessa era quella di un’autostrada che sostenesse il treno, ma l’Osservatorio sul Brennero è stato appena insediato. Dire che siamo in ritardo è un eufemismo. L’accordo che noi avevamo fatto con Rfi era per la circonvallazione di Trento, con delle soluzioni. Tra cui il tema dell’areale ferroviario: ora mancano ancora le destinazioni urbanistiche di quelle aree. Non se ne sente più parlare.

Si sente invece parlare di Valdastico ma il governatore ora la vede con uscita a Rovereto sud.

Assisto ad un dibattito che mi lascia perplesso. Noi avevano avuto l’idea di realizzare un nuovo collegamento verso la Valsugana. Si sarebbe trattato di un possibile collegamento viario ma il tunnel esplorativo che va verso Feltre- Belluno (il famoso ring delle Dolomiti) poteva essere benissimo ferroviario. Si sarebbe trattato di una nuova, vera, ferrovia nazionale che connetteva due città alpine come Trento e Belluno, in direzione di Bassano.

Invece?

Ora si mettono decine di milioni di euro solo per elettrificare la Valsugana, una ferrovia regionale che resta in carico a noi ma che è una sorta di prolungamento della Trento-Malè. Il collegamento vero sarebbe stato messo in carico a chi realizzava la Valdastico nord, ovvero alla A4: ora con un’uscita che non serve a nessuno, a Rovereto, abbiamo perso qualche cosa come 600/800 milioni di euro per un nuovo tratto su rotaia che si apriva verso il Veneto.













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