TRENTO. Hanno bevuto talmente tanto da collassare nel corso della festa «Notti di maggio» e finire all'ospedale. È successo a Coredo dove in quattro hanno terminato la nottatta fra sabato e domenica al pronto soccorso dell'ospedale di Cles. Vicini alla soglia del coma etilico le tre ragazze e il ragazzo hanno avuto bisogno delle cure dei sanitari per riprendersi. A destare scalpore è che si sia trattato di quattro storie diverse, ossia, di quattro persone arrivate autonomanente alla festa. Ma tutti e quattro, in momenti diversi, ma in un ristretto lasso di tempo, si sono sentiti male. A dire la verità i quattro non si sono goduti molto la musica offerta in questo fine settimana dalla manifestazione di Coredo visto che fra il loro ingresso e la loro uscita (in ambulanza) è passato poco più di un quarto d'ora. Fra i quattro ricoverati c'è una sedicenne della Valsugana, una diciottenne nonesa, una 21enne di Trento. Coinvolto anche un 21enne della Vallagarina. «Da qualche anno - spiegano gli organizzatori - abbiamo un servizio di controllo all'ingresso che verifica che nessuno entri alla festa con bevande alcoliche nascoste magari negli zaini. Inoltre ci sono direttive ben precise che impongono il divieto di somministrazione di alcol ai minorenni». Insomma pare certo che i quattro non si sono ubriacati con l'alcol in vendita alle «Notti di maggio», ma che si fossero preparati prima. Ed è altrettanto probabile che il malore che li ha poi portati al pronto soccorso sia stato dovuto al fatto che hanno mischiato vari tipi di alcolici, insomma sono stati «vittime» del binge drinker, ossia della «bevuta della baldoria». I quattro sono stati soccorsi immediatamente dalle unità di rianimazione che erano state previste dall'organizzazione della festa e quindi sono stati portati al pronto soccorso di Cles per essere dimessi poco dopo. Intanto ieri c'è stato l'ultimo giorno della festa che pare che superi, come presenza i risultati dello scorso anno quando furono staccati 10 mila biglietti.

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