Università, via libera al nuovo Statuto

La Provincia dà l’ok: un altro passo decisivo verso l’autonomia gestionale dell’ateneo



TRENTO. Via libera dalla Provincia allo Statuto dell’Università, superato il controllo di legittimità e di merito. Il Trentino sta infatti lavorando al nuovo Statuto, avuta la delega in materia universitaria. Con ciò la Provincia autonoma si sostituisce di fatto agli organi statali sia nell’esercizio della potestà legislativa che amministrativa (in particolare del Ministero dell’Università e di quello dell’Economia) pur nel rispetto dei principi fondamentali delle leggi statali e soprattutto dell’altrettanto speciale autonomia, anche ordinamentale, dell’Università, garantita in particolare dall’articolo 33 della Costituzione.

«Lo Statuto - ha spiegato il presidente della Provincia autonoma, Lorenzo Dellai - certifica una governance indubbiamente innovativa della nostra Università. Avrà un’amministrazione di tipo duale, con un Cda in cui non siedono membri del Senato accademico di Trento e una parte scientifica governata invece dal rettore e dal Senato accademico».

«Il Cda - ha aggiunto - è fatto di nove persone, tre della Provincia fra cui il presidente, tre membri di diritto che sono il Rettore, un rappresentate degli studenti e uno dei ministero, e tre membri scelti dal Comitato dei garanti, all’interno di una rosa di sei nomi fatta dal Senato accademico. La nomina dei garanti sarà il primo atto che adotteremo una volta entrato in vigore lo Statuto». Lo Statuto, adottato dall’Università lo scorso 7 marzo, dopo l’approvazione da parte del Senato accademico, era stato inviato alla Provincia che a sua volta lo aveva trasmesso al ministero per il previsto parere. Recepite in seguito dall’Università alcune osservazioni del ministero, lo Statuto è stato sottoposto ora alla Provincia.













Scuola & Ricerca

In primo piano