Università, presidente entro questa legislatura 

Il rettore Collini: «In realtà siamo in ritardo, ce l’aspettavamo per fine estate» La nomina tocca alla giunta provinciale, ma l’ultima parola spetta ai tre saggi



TRENTO. L’università avrà anche il suo piano strategico legato ai fondi provinciali aggiuntivi, ma attende sempre la nomina del nuovo presidente del consiglio di amministrazione, al posto di Innocenzo Cipolletta il cui mandato (iniziato nel 2012) è scaduto nel luglio scorso. La nomina - che spetta alla giunta provinciale - dovrebbe avvenire a settimane e sui possibili nomi tutto tace: «In realtà siamo già in ritardo» ha fatto notare ieri il rettore Paolo Collini che al termine dell’estate si sarebbe aspettato di avere la nuova presidenza. «Il consiglio di amministrazione attuale ha bisogno di altre tre nomine, ma comunque è in grado di funzionare» spiega ancora il rettore. «Ma è chiaro che ci aspettiamo in tempi brevi dei avere un organo al completo».

Il comitato dei tre saggi dovrà vagliare il nome proposto dalla giunta provinciale, da cui però non trapela alcuna indiscrezione: si parla di un imprenditore di calibro nazionale, ma nulla più. È certo invece che la nomina arriverà prima del termine della legislatura e sarà compito del comitato dei tre saggi esprimere il parere (che è vincolante) sulla sussistenza o meno dei requisiti e delle caratteristiche necessarie per guidare una realtà complessa come l’ateneo. I tre saggi è composto da Paolo Grossi (giurista), da Lucrezia Reichlin (economista) e dal sociologo trentino Nadio Delai.

Sul fronte del piano strategico dell’ateneo, legato ai fondi aggiuntivi deliberati dalla Provincia nella prima settimana di settembre (ne abbiamo dato notizia sul Trentino in edicola ieri) il rettore ha spiegato che “si tratta di un programma predisposto tenendo conto delle esigenze di università e provincia, mentre la cattedra Euregio, che prevede la collaborazione delle università di Trento, Bolzano e Innsbruck, è coperta dal Gect di Trentino Alto Adige e Tirolo”.

Il programma - che è stato negoziato da Collini con la Provincia prevede un impegno particolare sul fronte della meteorologia, della protonterapia e delle lingue straniere: «Si tratta di esigenze specifiche indicate dalla Provincia, ma che si inseriscono in programmi comuni. Ricordiamoci che in passato, quando i fondi aggiuntivi in realtà erano maggiori, in questo modo sono cresciute realtà importanti come Cibio e Cimec».

Nessuna novità invece sul fronte della nuova mensa universitaria che sarà realizzata all’ex Trento Fiere (struttura dove è pronto il rogito fra Patrimonio del Trentino e Università) il cui iter è al momento rallentato da una serie di questioni tecniche, legate per lo più all’età della struttura.













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