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Una granata nell’Adige, ciclabile chiusa

Il residuato bellico è stato notato da un passante che ha dato l’allarme: per il recupero e il disinnesco arriverà la Marina



TRENTO. Se il livello dell’Adige non si fosse abbassato, non sarebbe successo nulla e ieri pomeriggio la gente avrebbe continuato a passeggiare sulla ciclabile lungo l’Adige. Invece l’acqua del fiume si è abbassata e ha permesso di scoprire una granata della seconda guerra mondiale. Un pezzo di artiglieria di una sessantina di centimetri che ha fatto scattare l’allarme e chiudere al passaggio un pezzo di ciclabile in attesa dell’arrivo dei guastatori. E pare che non entreranno in azione quelli del Genio che sono di stanza a Trento, ma arriveranno i marinai.

L’ordigno è stato trovato in acqua e fa scattare la competenza da parte della Marina. La scoperta del residuato bellico è stata fatta casualmente durante una passeggiata. Il sabato pomeriggio, il tepore di un sole sempre più primaverile ha portato molti a decidere di regalarsi una passeggiata vicino a casa costeggiando le rive dell’Adige. E fra questi, qualcuno ha buttato l’occhio verso il fiume e ha scorto la granata spuntare dall’acqua.

L’allarme è quindi partito verso poco dopo le 15 e la zona è stata delimitata. Il pezzo di artiglieria si trova circa all’altezza dell’aeroporto Caproni e il primo divieto di accesso, presidiati dalle forze dell’ordine è stato fissato poco prima della serie di edifici che ospitano, fra gli altri, anche il nucleo elicotteri. Il secondo più a sud, all’altezza circa dell’intersezione con la Gottarda, al ponte di Mattarello. Una precauzione per evitare possibili problemi e per dare la possibilità agli esperti di fare una prima valutazione della situazione.

Ora, la granata sembra «innocua» nel senso che non ci dovrebbe essere un oggettivo pericolo di esplosione, ma si tratta sempre di un reperto bellico ed è necessario agire con la massima cautela. E anche evitare che curiosi (o recuperanti) cerchino di avvicinarsi. E così è stata prevista una forma di «custodia» sulla granata che sarà rimossa solo fra qualche giorno, grazie all’intervento degli esperti della Marina. Il ritrovamento non poteva passare certamente inosservato visto che ieri pomeriggio decine e decine di persone hanno dovuto modificare l’itinerario della loro passeggiata davanti al nastro bianco e rosso che non poteva essere oltrepassato. Ed è inutile sottolineare la curiosità di tanti per una situazione che non è certamente usuale.

Nella seconda guerra mondiale, l’uso dell’aviazione è stata un’esperienza totalmente nuova. Lo sviluppo di tecnologia e mezzi era cresciuto in modo vertiginoso come la capacità in funzione tattica ed offensiva. L’Italia viene sottoposta ad un esame fotografico pressoché totale da parte degli aerei ricognitori angloamericani per preparare l’invasione della penisola e poi la distruzione della Germania e dei suoi alleati. Anche se l’obiettivo degli Alleati non è quello di uccidere la popolazione civile, la cosiddetta “area bombing” presuppone il bombardamento degli apparati militari, della rete di comunicazione, dei luoghi di produzione industriale, delle città. Fino alla fine della guerra l’asse del Brennero, lungo la valle dell’Adige e la zona tra Rovereto e Riva, furono













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