Una festa a Cimego tra polenta e “Rogo delle streghe”

BORGO CHIESE. Grande partecipazione di turisti a valligiani sabato sera a Cimego, seppur con condizioni meteo non favorevoli, alla “Festa del fuoco e delle polente”. L'evento, che prevedeva cantine...



BORGO CHIESE. Grande partecipazione di turisti a valligiani sabato sera a Cimego, seppur con condizioni meteo non favorevoli, alla “Festa del fuoco e delle polente”.

L'evento, che prevedeva cantine aperte con animazioni e distribuzione di polente, ha coinvolto l'intero borgo di Quartinago dove tra l'altro c'è la cinquacentescha chiesetta di Sant' Antonio. E così nelle “cort” e nelle cantine sono stati esposti arnesi di campagna e della vita di un tempo: arredi, biancheria, ricami e abiti.

«Quella parte iniziale paese - spiega l'ex insegnate Mariacarla Girardini Lucchini - potrebbe un giorno essere presa in considerazione per entrare tra i borghi più belli d'Italia».

Il Museo storico di casa Marascalchi ha ospitato le esibizioni della banda sociale e di altri strumentisti solitari con fisarmonica e tromba che hanno proposto partiture che risalivano agli anni '50 e '60. Già attorno alle 18 era possibile accostarsi ai vari assaggi. Oltre alle polente, la “maccafana” tipica di Cimego e la “carbonera”, accompagnate da formaggi, insaccati, marmellata e miele tutti rigorosamente locali. In tutto sono state servite quasi 800 porzioni. “Un record”, hanno sottolineato gli organizzatori della Pro Loco.

«Sono tredici anni che la manifestazione si ripete e ci consideriamo soddisfatti della grande partecipazione», ha sottolineato il suo presidente Matteo Pellizzari.

Dalle 22 in poi balli e quindi rogo delle streghe, una rappresentazione curata da una ventina di donne del gruppo “Streghe di Cimego” . (e.p.)













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