«Un sms che ha tutelato gli interessi dei levicensi»

Il vicepresidente del consiglio, Cristian Libardi: «La variante al Prg avrebbe favorito solo pochi cittadini». Osler (Lega Nord): «Qualcosa non quadrava»


di Antonio DeCarli


LEVICO TERME. Tanti boatos ieri dopo la sospensione della presentazione da parte dell’assessore Werner Acler e della trattazione in consiglio comunale della variante al Prg, sospensione che viene attribuita dall’assessore ad un messaggio ricevuto da alcuni consiglieri. I consiglieri nel messaggino venivano avvisati che “l’approvazione del Prg contenente troppi interessi personali uguale Procura della Repubblica”.

«Non credo - afferma Cristian Libardi, consigliere comunale ex Pdl e vicepresidente del consiglio - che un messaggio, che io definisco più utile che dannoso, probabilmente finalizzato a tutelare gli interessi della città e sottolineerei di tutti, possa aver bloccato una maggioranza che, fino a ridosso della seduta consiliare, era determinatissima nel votare la variante e a mostrare i muscoli. Si può pensare invece che vi siano stati ripensamenti dell'ultima ora dato che in tanti ormai negli ultimi mesi avevano capito che la variante avrebbe forse favorito qualcuno ma non la generalità dei cittadini». Libardi poi puntualizza che «la rinuncia secondo me è stata fatta perché l'assessore, che è anche ingegnere contitolare di uno studio di progettazione a Levico, sapeva che in quelle condizioni avrebbe rischiato molto e che la maggioranza sarebbe andata sotto, questa la verità». Il consigliere conclude aggiungendo che «anche alcuni membri di maggioranza avevano però grosse perplessità. Quello che sarebbe stato presentato in fretta in consiglio invece, presentava oggettive lacune e sospetti. Mi riferisco alla trasformazione di alcune zone da interesse pubblico a privato, da verde pubblico a verde privato, cambio di destinazione di aree produttive e di aree di rispetto anche in fascia lago, poi senza un preventivo indirizzo da parte del consiglio cambio di destinazione anche di una parte di area sportiva sotto i campi di calcio, modificata la destinazione pubblica della casa cantoniera, stralciata sembra anche una parte dell’area a golf e tanto altro».

Elio Franceschetti, capogruppo Pd, sul tema varianti è pacato ma preciso: «Non siamo d’accordo di approvare provvedimenti così rilevanti a ridosso del fine consigliatura senza poter capire approfonditamente cartografie e normative, per quanto incidono e per chi. Non c’è stato alcun coinvolgimento di tecnici esterni e locali, non sono state prese in considerazione alcune loro importanti osservazioni fatte qualche anno fa».

Moreno Osler della Lega in merito alle varianti afferma che «il coinvolgimento è stato timido e pochi i chiarimenti su tutte le problematiche, ho il dubbio che qualcosa che non quadri dietro questa fretta ci sia. Non mi prendo responsabilità su qualcosa di così importante per il futuro di Levico. Lo farà il consiglio che verrà eletto in primavera».

Laura Fraizingher di Uniti per cambiare sottolinea che «non abbiamo la competenza per capire bene. Le varianti sono correlate e andavano valutate anche con l’aiuto di tecnici. Mi sembra che anche tra le normative ci siano difformità. Non c’era tutta questa fretta».

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