Un avvenire da étoile Il sogno di Marianna fra New York e Londra


Sandra Matuella


 TRENTO. E' cresciuta letteralmente a pane e danza, Marianna Tavonatti, promessa del balletto classico. Nata a Trento nel 1999, è figlia di Roberto, titolare dello storico panificio Tavonatti di Mattarello e vero artista del pane, oltre che alpinista noto per lo stile delle sue arrampicate.  La mamma è Maddalena Mezzena, appassionata di arrampicata e con una solida formazione musicale ricevuta dalla famiglia che vanta celebri concertisti, tra cui il pianista Bruno e il violinista Franco. Insieme alla passione per la montagna, Marianna riceve da mamma e papà anche quella per la musica e la danza, e a 4 anni inizia a frequentare la scuola di danza classica di Gabriella Arnoldi e i corsi di ginnastica ritmica.  Nel 2008, a 9 anni, Marianna decide di diventare una ballerina: ha già alle spalle diversi anni di danza, una preparazione specifica con l'insegnante trentina Samantha Gabban e tanti stage con maestri internazionali, come alla scuola estiva della Royal Academy of Dance di Londra a Fondo, in Val di Non, e ai corsi di Bolzano Danza. «Ci siamo informati e abbiamo deciso di iscrivere Marianna alla scuola di danza ad avviamento professionale Il Balletto di Castelfranco Veneto, una realtà rinomata a livello europeo e relativamente vicina a Trento», spiegano i genitori. La scuola è tra le più attive e stimate, diretta da Susanna Plaino ha insegnati qualificati come Elias Garcìa Herrera, stage internazionali, borse di studio e rapporti con importanti istituzioni ballettistiche, tra cui la scuola della Scala di Milano e quella del Boston Ballet.  Una passione così grande, però, cambia la vita, e infatti da settembre Marianna vive a Castelfranco in una casa-famiglia istituita dalla scuola per ospitare i ballerini che arrivano da tutta Italia e dall'estero e dove i più piccoli sono seguiti dalla tata Ludmilla. Alla mattina Marianna frequenta la seconda media, mentre il pomeriggio è dedicato alle lezioni di danza. Solo nel fine settimana si ritorna a casa: «E' una scelta impegnativa, soprattutto per la lontananza: avere la nostra unica figlia di 12 anni via di casa, ci strappa il cuore. Nello stesso tempo, però, non vogliamo privarla del nostro sostegno per realizzare il suo sogno. E poi, questa sua passione ha finito per stimolare la nostra voglia di conoscere realtà nuove».  In aprile, ad esempio, voleranno tutti e tre a New York insieme agli studenti della scuola che in novembre a Parigi hanno vinto le semifinali del concorso Youth America Grand Prix, mentre in estate Marianna frequenterà la scuola del prestigioso Royal Ballet di Londra, a cui è stata ammessa di recente, dopo rigorosa selezione.  Insomma, la danza è al centro della vita di Marianna, che sta lavorando per costruire una professione tra le più suggestive, ma anche tra le più difficili, e lo fa senza mai perdere di vista lo studio, visto che i suoi voti sono alti in tutte le materie: «Danzare e studiare sono le due cose che amo di più fare nella vita, quindi. In alternativa alla danza, avrò sempre lo studio delle scienze e della medicina, perché mi interessa capire come funziona il corpo umano».  Marianna ha le idee chiare anche in fatto di gusti: «Tra le ballerine italiane apprezzo Alessandra Ferri ed Eleonora Abbagnato, ma le mie preferite sono Svetlana Zakarova, la Osipova e le danzatrici russe in generale. Sono le più flessuose e raffinate».













Scuola & Ricerca

In primo piano