Udc, Zambelli segretario d'un soffio

Il candidato di Tarolli sopravanza di poco lo sfidante lanciato da Lia Beltrami


Robert Tosin


TRENTO. Pronostico rispettato, ma il risultato non è stato così scontato come si pensava. Anche perchè al congresso regionale dell'Udc c'è stato anche un colpo di scena: fino all'apertura del voto, infatti, il candidato unico era quello sponsorizzato dall'ex senatore Ivo Tarolli e cioè Andrea Zambelli, consigliere comunale d'opposizione a Rovereto. Però era nell'aria che l'altra "corrente", quella che fa capo all'assessore provinciale Lia Beltrami non sarebbe stata con le mani in mano. E così è spuntato dal cilindro l'avversario di Zambelli, Juri Andriollo di Bolzano che ha potuto contare su un sostegno considerevole e raccogliendo alla fine poco meno della metà dei voti.

Che il partito di centro viva da tempo sul dualismo tra Tarolli e Beltrami è risaputo. Lo stesso congresso provinciale aveva evidenziato questa difficile convivenza che in più di un'occasione è sfociata anche in prese di posizione antitetiche. Anche ieri, davanti a più di cento iscritti, si è potuta notare una differenz amolto marcata tra i due modi di vedere il partito e la politica. Più tradizionale quello di Tarolli, che ha chiesto un gruppo compatto e pronto per governare; più "avvolgente" quello di Lia Beltrami che ha puntato sulla sua Stella (il gruppo di avvicinamento al Partito della Nazione) per esprimere una politica più solidale e che dia spazio ai giovani, alle donne e all'integrazione. Molto applaudito il suo intervento da un pubblico giovane e multietnico come pochi se ne vedono in assemblee di partito.

Eppure anche sull'altro fronte c'era un giovane, predestinato alla vittoria. Andrea Zambelli però sconta forse un po' troppo la protezione di Tarolli e tra gli oltre 100 iscritti presenti al congresso questo è parso più un limite che un vantaggio. Ora però potrà mettersi alla prova con la sua squadra, forte di una vittoria che però non lo esime dal confrontarsi con l'altra anima del partito che vale il 43% degli iscritti.

Ha vinto dunque Andrea Zambelli con 70 voti, cioè il 56,45% dei voti, guidando una lista che nel nome racchiude il tema congressuale svolto da Tarolli. L'ex senatore ha rapidamente toccato i temi nazionali senza nascondere che l'Udc vuole essere un grande partito di governo, prima di arrivare ai problemi locali. E qui ha puntato il dito contro la Svp, colpevole di aver voluto svuotare la Regione, a cui invece Tarolli dà un ruolo importante e che vorrebbe "riempita" di nuovo di competenze senza snaturare le prerogative provinciali. «La Regione - ha detto - non deve essere vista come un impedimento ma come un aiuto all'integrazione economica». E sull'autonomia dice che qualche correzione va fatta. «Le critiche dall'esterno? Ovvio, finché Durnwalder e Dellai guadagnano più della Merkel».













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