Turista multato, ma il Comune annulla tutto

Trento. Alla fine è stato lo stesso Comune di Canazei a fare un passo indietro e ad annullare il verbale che un agente della polizia locale aveva emesso nei confronti di un’automobilista romagnolo,...



Trento. Alla fine è stato lo stesso Comune di Canazei a fare un passo indietro e ad annullare il verbale che un agente della polizia locale aveva emesso nei confronti di un’automobilista romagnolo, in vacanza in val di Fassa con le sue figlie a bordo di un’autovettura con targa tedesca e in un primo momento sanzionato per la presunta mancanza di un documento tradotto in italiano relativo alla circolazione del veicolo.

L’episodio è avvenuto nel febbraio scorso: l’imprenditore di Ravenna si era fermato nei pressi del centro con la sua autovettura per chiedere un’indicazione al vigile, ma quest’ultimo, incuriosito dalla targa straniera della vettura, aveva colto l’occasione per effettuare accertamenti sull’auto e sui documenti di circolazione. La situazione si era subito fatta tesa, con l’agente che contestava la mancanza di un documento in lingua con annessa traduzione e l’automobilista che cercava di spiegare le sue ragioni esibendo un documento che, scritto in italiano e con timbro tedesco, ne consentiva la libera circolazione. Alla fine, dopo qualche ora di attesa al comando la questione si era conclusa con una multa da 250 euro, pagata in direttissima, e il fermo amministrativo del veicolo. Risvolto, quest’ultimo, che aveva alla fine convinto l’imprenditore, vista l’impossibilità di potersi muovere con la propria auto, a fare le valige il giorno stesso e a rientrare in Romagna.

Alla fine, però, il 27 febbraio scorso la giunta comunale, analizzati gli atti, ha deliberato per l’annullamento del verbale, incluso il fermo del veicolo, e per la restituzione dei 250 euro, ritenendo che è stato il vigile a incappare in una svista, non considerando che la documentazione esibita dall’imprenditore consentiva la regolare circolazione ed era adeguata a certificare quanto richiesto dall’agente. Seguendo il regime di autotutela, dunque, la giunta ha optato per la cancellazione del verbale, ritenendo che in qualche modo il vigile abbia commesso un errore.

L’imprenditore, dal canto suo, in una lettera aperta ha raccontato la vicenda sottolineando in particolare il disagio vissuto e parlando di «situazione che poteva essere gestita con più professionalità e umanità».













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