rovereto

Turismo «fai da te», Fontanari lancia il pacchetto storico

Abbina al pranzo nel suo locale visite guidate a monumenti e luoghi simbolo di irredentismo e Grande Guerra lagarini


di Paolo Trentini


ROVERETO. Dalla Lombardia per un tour dei luoghi più significativi della città legati alla Grande Guerra. Ieri mattina 54 alpini della sezione di Bottanuco (Bergamo) hanno effettuato una visita inusuale. Guidati da Marco Fontanari e Italo Viola hanno visitato la Campana dei Caduti, il sacrario militare, depositato una corona alla memoria degli irredentisti Fabio Filzi e Damiano Chiesa in piazza Podestà e visitato il Museo della guerra. Il tour presto farà parte di un pacchetto, venduto a gruppi simili e potenziato nell'anno prossimo. Si chiama «La riscossa storica» e il perché di questo nome lo rivela Italo Viola, ideatore dell'iniziativa assieme a Marco Fontanari: «Il progetto - spiega Viola - richiama gli scritti di D'Annunzio ed è nato per commemorare il ricordo degli irredentisti trentini e dell'esercito italiano che hanno combattuto per unire le regioni di Trento e Trieste e realizzare il sogno di Garibaldi, ma anche il sacrificio di 700 mila soldati caduti e oltre un milione di feriti. Abbiamo così pensato a dare valore alle "perle" di Rovereto».

Nel corso della visita alla Campana i più esperti hanno dato uno sguardo verso il Baldo ed edotto i più giovani circa i confini prima della Grande Guerra e gli appostamenti dei due schieramenti nel corso del conflitto. Nel pomeriggio, dopo il pranzo nel ristorante gestito da Fontanari, causa problemi logistici alla partenza che hanno ritardato la comitiva non è stato possibile visitare il museo dell'aeronautica trentina e quindi il gruppo ha fatto tappa alle distillerie Marzadro di Nogaredo per poi partire alla volta della Lombardia.

Soddisfatto il capogruppo Fabrizio Crotta, il quale ha rivelato come alcuni alpini della comitiva abbiano avuto parenti e nonni impegnati proprio in Vallagarina, mentre per molti altri si è trattato della prima visita in città. Pur avendo svolto il servizio militare a Trento o a Merano negli anni Sessanta, la Campana dei Caduti era conosciuta loro soltanto di nome, e la visita è stato anche un ritorno in una zona che 50 anni fa ancora era territorio di frontiera.

L'occasione turistica colta al volo da Marco Fontanari, che ha escogitato un pacchetto pensato proprio come il menù del suo ristorante che nei prossimi mesi si arricchirà di nuove proposte: «Noi offriamo una giornata di visita a Rovereto - spiega Fontanari - ma il programma completo lo decidono le compagnie stesse al momento della prenotazione. Noi diamo la traccia con un paio di opzioni per la visita e il prezzo a persona comprendente tutto, poi il gruppo degli Alpini ha scelto quella più consona alle loro esigenze. Si è pensato a un turismo legato alle tradizioni e alla storia locale e Rovereto è la meta giusta per questo tipo di viaggi. Quello di ieri era il primo gruppo e per quest'anno ne avremmo altri sei o sette, non di più, ma abbiamo in serbo altre opzioni: a ottobre il Mart inaugurerà la mostra sul primo conflitto mondiale e sicuramente la visita al museo entrerà nel nostro "menù". Il prossimo anno cercheremo di raccogliere quanto seminato nei vari gruppi alpini del nord Italia e anche in altre associazioni. L'obiettivo finale è quello di ampliare il target di turisti e creare degli altri pacchetti molto simili a questo legati sì al Mart, ma anche a eventi sportivi, arte e castelli e così via».













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