criminalità

Truffe, i carabinieri di Trento hanno incontrato 1.200 anziani. Ottantenne gabbata da falso medico a Povo

Incontri di prevenzione in collaborazione con la Diocesi. “Lezioni” condotte da tre comandanti di compagnia e 18 comandanti di stazione



TRENTO. Prosegue l'attività di informazione promossa dal comando provinciale dei carabinieri di Trento, in sinergia con l'Arcidiocesi di Trento, finalizzata al contrasto dei reati ai danni delle persone anziane.

La campagna, che ha avuto inizio lo scorso dicembre, ha visto il coinvolgimento di oltre 1.200 persone interessate a ricevere consigli dai militari su come difendersi da truffe, estorsioni, furti.

Nel corso degli incontri, tre comandanti di compagnia e 18 comandanti di stazione hanno illustrato le tecniche maggiormente utilizzate dai criminali per aggirare le proprie vittime, spesso facendo leva sui sentimenti.

Le 25 conferenze svolte fino ad oggi sono state organizzate grazie all'impegno dei parroci o delle amministrazioni comunali locali a Trento, Cles, Tuenno, Rovereto, Mori Brentonico, Ala, Villa Lagarina, Primiero, Predazzo, Caldonazzo, Castel Ivano, Roncegno, Novaledo, Borgo Valsugana, Pergine Valsugana, Sant'Orsola terme, Baselga di Pinè, Cinte Tesino, Varone Riva del Garda, Torbole.

L'ultimo tentativo di truffa ai danni di persone anziane è stato registrato lo scorso 8 febbraio nella zona collinare di Trento, con richieste di soldi o gioielli per presunti congiunti in difficoltà. In un caso, i truffatori hanno raggiunto il loro scopo con una ultraottantenne di Povo: la vittima è stata contattata al telefono da una donna che si spacciava per sua nipote e che le riferiva di trovarsi in Svizzera e di avere urgente bisogno di denaro per pagarsi le cure. Dopo alcuni minuti le ha bussato alla porta un finto operatore sanitario, a cui la donna ha consegnato gli oggetti in oro che aveva in casa. 













Scuola & Ricerca

In primo piano