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Troppi scialpinisti sulle piste del Bondone, anche di notte. L'allarme delle Funivie

La società ribadisce: "E' una pratica vietata, per evidenti motivi di sicurezza"



TRENTO. Troppi scialpinisti, di notte, lungo le piste del Monte Bondone. E la società degli impianti di risalita, Trento Funivia, ribadisce ancora una volta i divieti: "Sia le norme provinciali che quelle nazionali vietano la risalita delle piste e qualsiasi loro utilizzo al di fuori dell'orario di partura al publico" si legge in una nota diffusa questa mattina.

Senza contare che durante le ore di chiusura sono in funzione i mezzi battipista che - ribadisce Trento Funivie - devono operare a piste completamente sgombre con liberi spazi di manovra, per evidenti ragioni di sicurezza. In realtà la risalita delle piste da parte degli scialpinisti è molto frequente sul Monte Bondone che - grazie alla facile accessibilità - è meta di moltissimi appassionati che utilizzano anche le ore notturne per allenarsi.

La Società ricorda che gli orari di esercizio al pubblico sono dalle ore 8 e 45 alle ore 16 e 45, ad eccezione delle sole piste Diagonale Montesel, Cordela e Lavaman che rimangono aperte dalle 20 alle 22 e 30 ogni giovedì e sabato sera in occasione dello sci notturno. E proprio l'altra sera - a pochi metri dalla vetta del Palon - è stato soccorso uno scialpinista colto da infarto che è stato salvato con l'uso del defibrillatore dagli agenti della polizia municipale che erano in servizio a Vason, proprio in occasione della serata di sci notturno.

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La società degli impianti di risalita ricorda infine che con l’applicazione della normativa vigente, qualsiasi utilizzo al di fuori dell’orario di apertura è pertanto assolutamente vietato. Il giovedì ed il sabato sera le piste aperte (Diagonale Montesel, Lavaman e Cordela) sono fruibili solo in discesa.

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