Troppe spese, frutticoltura in affanno

Il Cmf di Susà paga oltre 100 mila euro per guasti alla rete idrica ed energia


Roberto Gerola


PERGINE. Costi alle stelle per il Consorzio di miglioramento fondiario - Cmf di Susà: energia elettrica e rotture nell'impianto irriguo assorbono migliaia di euro e gran parte del bilancio. La soluzione potrebbe essere il Cmf Marzola, di secondo grado, che tuttavia dovrà attendere ancora mesi per decollare. I dati sono emersi nell'assemblea, alla presenza di una settantina di soci.

Li ha esposti il presidente Mauro Bianchi (anche presidente del «Marzola»). Intanto, le spese aumentano, soprattutto perché la rete irrigua ha 30 anni. Ma nelle stesse condizioni sono gli impianti irrigui dei consorzi vicini (Canale e Costasavina-Roncogno). Se non si raggiunge l'obiettivo di far partire il «Marzola», con i suoi finanziamenti al 90%, il futuro della frutticoltura per l'intero conoide della Marzola, con Susà, Canale, Roncogno e Costasavina, non è proprio roseo.

L'energia elettrica necessaria per le pompe di sollevamento acqua è costata oltre 53.000 euro, le spese per la manutenzione della rete irrigua (rotture, pompe da sostituire, tubazioni nuove) sono state di oltre 38.000 euro, con altri 16.000 impiegati per nuove opere irrigue. Cifre consistenti, a fronte di poco meno di 80.000 euro in «ruoli» incassati. I ruoli per il 2012 sono rimasti a 0,062 (irriguo) e 0,01 (gestione amministrative e strade): saranno riscossi in anticipo (a giugno) per non aumentarli. Ma altre spese vanno nella ricerca d'acqua a «Pinara»: occorre acqua soprattutto per la parte alta (30 ettari) che consuma (e costa, in termini di energia elettrica) tanto quanto la parte bassa (100 ettari).

L'operazione è stata illustrata da Bianchi. In sostanza, molte le traversie verificatesi. La prima ditta ha lavorato 8 giorni, poi ha abbandonato. E' subentrata un'altra, che ha trovato una fonte da 2 litri (già qualcosa ma insufficiente) e occorre trovarne un'altra per arrivare a 5-10 litri. Sono state prospettate alcune soluzioni e si è scelta la ricerca in proprio (senza attendere il Cmf Marzola) stanziando 20.000 euro (5.000 ottenuti dalla Cassa Rurale e il 30% di contributo provinciale).  Sul fronte del Cmf Marzola, è stata chiesta la concessione sul Rigolor (a quota 1010) in località «Mil» e, per caduta, arriverà l'acqua con cui riempire i vasconi in quota. A fine aprile, ci sarà qualcosa di concreto per l'assemblea appunto del «Marzola». Bilanci approvati e Mauro Valcanover nuovo membro del collegio dei revisori.













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