UN ARRESTO A TRENTO

Trento, ruba nelle casse continue: arrestato dalla polizia

In carcere un napoletano smascherato grazie alle telecamere



TRENTO. Si era specializzato nel 'pescare' contanti dalle casse continue delle banche, manomesse e bloccate.

La polizia di Trento lo ha però smascherato grazie alle telecamere e arrestato su disposizione della magistratura.

In carcere, con l'accusa di furto aggravato, è finito Antonio Cozzuto, 56 anni originario di Napoli e domiciliato a Genova. Tre i casi accertati avvenuti nell'agosto scorso a Trento: dalle casse continue della Banca di Trento e Bolzano e alla filiale della banca Calderari erano spariti 25 mila euro depositati da clienti.

Sempre uguale la tecnica usata: l'uomo, individuata la cassa da colpire, prima infilava in essa un cassetto con un filo di ferro in modo da bloccare l'immissione del denaro, poi, nascondendosi, aspettava i clienti - soprattutto commercianti - che ignari depositavano l'incasso della giornata. Una volta effettuato il deposito, l'uomo recuperava le banconote semplicemente infilando la mano.

L'analisi delle immagini delle telecamere della banche hanno consentito alla squadra mobile di Trento, dopo mesi di indagini, di dare un volto e un nome al presunto ladro.

Su disposizione della Procura di Trento, Cozzuto, già conosciuto dalle forze dell'ordine, è stato così tratto in arresto nella sua abitazione di Genova e rinchiuso in carcere. La polizia ha trovato in casa e sequestrati 13 mila euro e attrezzi da scasso.

Gli inquirenti non escludono che abbia compiuto altri analoghi colpi in altre banche, in particolare a Siena e Perugia.













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