Trento: ragazza sordomuta si sente male, salvata grazie a sms a polizia

Una ragazza sordomuta, colta da malore in casa mentre si trovava da sola, è stata salvata grazie ad un sms spedito al numero speciale per audiolesi attivato dalla questura di Trento



TRENTO. Una ragazza sordomuta, colta da malore in casa mentre si trovava da sola, è stata salvata grazie ad un sms spedito al numero speciale per audiolesi attivato dalla questura di Trento nell'ambito dell'iniziativa 'Un messaggio per la vita'.

Dopo aver ricevuto il messaggio, alla centrale operativa della questura hanno avvertito il '118' che con un'ambulanza è intervenuto per soccorrere la giovane, residente nelle valli Giudicarie.

Questo servizio, attivato nell'aprile 2009 per la prima volta in Italia dalla questura di Trento, ha consentito di risolvere già alcuni casi delicati. Il più delle volte si è trattato di malori in casa. In un caso un sordomuto ha consentito di soccorrere una vicina di casa svenuta.

Ci sono stati anche interventi in strada: un automobilista sordomuto coinvolto in un incidente è stato aiutato dagli agenti a compilare il modulo per la conciliazione amichevole. Un sms è servito anche a risolvere in caso potenzialmente drammatico: nel settembre 2010 una sordomuta trentina in vacanza sulla riviera romagnola, aggredita dal fidanzato, è stata salvata grazie ad un messaggino inviato a casa alla madre, anch'essa sordomuta, che a sua volta ha avvertito la polizia utilizzando il numero della questura di Trento e uno speciale codice di pericolo.













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