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Trento, pensione - beffa: l’assegno aumenta di 50 centesimi

Per un sessantunenne la rendita cresce, ma si riduce la percentuale di invalidità: riceverà 6 euro l’anno in più


di Claudio Libera


TRENTO. Lino Groff, 61 anni da Pergine Valsugana ma residente in via Veneto 11, lo aveva sentito dire, o forse l’aveva letto da qualche parte. Cioè che la pensione, “pardon”, la rendita come invalido del lavoro, nel 2016 sarebbe aumentata. Non avendo ricevuto comunicazioni, nei primi giorni dell’anno si è recato agli uffici dell’Inail, ottenendo la conferma che la sua “rendita” sarebbe aumentata di 0,50 centesimi al mese, che tondi tondi fanno 6 euro l’anno.

In base a che conteggio si è arrivati a questa cifra?

La rivalutazione dello 0,19% come mi hanno spiegato, sulla mia rendita che è di 154 euro al mese. Dovuta ad una invalidità riconosciuta e ridotta al 22% dal 35% cui era attestata in precedenza.

A quando risale l’infortunio?

Era il 22 settembre del 1970, all’epoca lavoravo con le giostre, spettacoli viaggianti; durante il lavoro sono stato investito lateralmente e di spalle da un go kart, che mi ha massacrato una gamba. Sono rimasto in ospedale a Mestre fino al 22 gennaio 1971, poi a Villa Igea e successivamente molti mesi a Villa Rosa.

Non c’era copertura assicurativa?

Sì, era tutto in regola ma ero un ragazzo solo che lavorava, la mia famiglia si trovava a Pergine; un giorno venne a trovarmi a Villa Rosa un’assistente sociale che mi avvisò della giacenza di arretrati che, essendo “nomade” con le giostre, non sapevano dove recapitarmi. Con la delega li ha ritirati lei, erano circa 2 milioni di lire; poi la visita fiscale, anzi le visite fiscali, tre in 10 anni e nell’ultima il medico l’ha ridotta al 22 dal 35%, in quanto per averla più alta sarebbe stato necessario perdere completamente l’arto!

Come si arriva a fine mese?

Ho lavorato in fabbrica per tanti anni, mi sono reinventato artigiano, faccio pulizie, lavori di imbiancatura, occupazioni saltuarie ed occasionali anche se è molto dura ed è sempre più difficile far quadrare il bilancio.

Ora la beffa dell’adeguamento della rendita.

Mi sono rivolto all’Associazione invalidi civili e del lavoro, cui non sono iscritto anche se per 30 anni hanno scalato dalla mia rendita il costo dell’abbonamento al giornalino che non ho mai ricevuto, dicono per colpa alle Poste. Dopo le mie lamentele almeno quello arriva; in sede ho saputo dell’adeguamento, mi sono recato all’Ufficio rendite dell’Inail per avere informazioni ed ho scoperto l’ammontare della cifra. Comunque a gennaio l’aumento non l’ho visto.

Perché non le era stato comunicato?

Si vede che la cifra è talmente esigua che non meritava di essere segnalata… però per la compilazione del 730 dopo marzo devo farmi rilasciare copia della rendita da allegare alla dichiarazione dei redditi!

 













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