Trento, pallavolista 16enne denunciail suo allenatore: "Voleva baciarmi"

L’avrebbe toccata e avrebbe anche cercato di baciarla ed ora è indagato per violenza sessuale. Lui è un allenatore di pallavolo di mezza età e lei è una sedicenne, una sua atleta che lo considerava anche un affidabile amico di famiglia, che nega tutto



TRENTO. L’avrebbe toccata e avrebbe anche cercato di baciarla ed ora è indagato per violenza sessuale. Lui è un allenatore di pallavolo di mezza età e lei è una sedicenne, una sua atleta che lo considerava anche un affidabile amico di famiglia. Una brutta vicenda nella quale lei lo accusa pesantemente mentre lui nega tutto, nega assolutamente di aver tentato qualsiasi tipo di approccio e quindi anche di aver cercato di toccarla e di baciarla. La vicenda è finita in tribunale e nei giorni scorsi c’è stato l’incidente probatorio nel corso del quale il perito nominato dal gip, la dottoressa Boccagni, ha ascoltato la vittima e l’ha dichiarata attendibile. Nei confronti dell’uomo, però non è stata decisa nessuna misura ed è «solamente» indagato per violenza sessuale ma piede libero.
 La storia inizia alcuni mesi fa quando la ragazzina e l’allenatore amico di famiglia decidono assieme di andare al cinema, a Trento. Un’uscita pomeridiana tranquilla, conseguenza di un rapporto di amicizia che non ha mai avuto delle ombre. Quando l’uomo parcheggia la sua auto nell’interrato di piazza Fiera, secondo il racconto della vittima, c’è la violenza. Lui l’avrebbe toccata sul sedere e in altre parti del corpo e avrebbe anche cercato di baciarla. Lei si è divincolata ed è riuscita ad liberarsi da quelle attenzioni poco gradite. A quel punto i due hanno proseguito il programma che era stato deciso e assieme sono andati al cinema.
 Quando ha fatto ritorno a casa, la ragazza probabilmente ha ripensato a quello che era avvenuto e così, qualche giorno più tardi ha narrato di fatti ai suoi genitori e quindi è andata dai carabinieri. Ai militari ha raccontato quei minuti nel parcheggio sotterraneo di piazza Fiera, quello che è successo, quello che ha provato. Dopo la denuncia è iniziata l’indagine della procura e quindi c’è stato l’incidente probatorio nel corso del quale la sedicenne è stata chiamata un’altra volta a ripercorrere quei minuti nei quali avrebbe subito attenzioni sessuali pesanti e soprattutto assolutamente non gradite. Nel corso dell’incontro la sedicenne è stata ascoltata anche dalla dottoressa Boccagni, perito del gip, la quale l’ha definita attendibile. Insomma quello che lei racconta è attendibile e quindi anche la violenza subita. Fatti invece che l’allenatore nega totalmente. Difeso dall’avvocato Andrea Antolini, preferisce non fare alcun commento alla vicenda e quindi alle pesanti accuse che gli mosse contro. L’unica cosa che sottolinea e che lui non ha fatto assolutamente nulla. Ora la vicenda è destinata a finire in un’aula di tribunale dove i racconti delle due parti di questa vicenda si confronteranno davanti al giudice.

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