Trento: maxi-multa, il centro «Bruno» farà ricorso

Sanzione al centro sociale per lo «spaccio interno»: «Assurdo»


Martina Bridi


TRENTO. Più che preoccupati quelli del Bruno sembrano allibiti di fronte alla sanzione amministrativa da 1.500 a 9.000 euro recapitata a Milo Tamanini, uno dei referenti del Gruppo d'Acquisto Solidale. Secondo la polizia municipale del Comune di Trento, lo Spaccio Autogestito Solidale nato all'interno del centro sociale lo scorso 5 marzo come sviluppo del Gas avviato nel 2008, sarebbe una vera e propria attività commerciale non in regola. "Lo Spaccio Autogestito Solidale è effettivamente un luogo fisico dove la gente può comprare prodotti, ma il profitto è completamente escluso dalle logiche che lo sottendono, che invece seguono i principi etici, sostenibili e di solidarietà propri dei Gas» - spiega Margherita Lega, attivista del centro sociale. "Olio, vino, ciliegie e quant'altro sono comprati direttamente da produttori locali e venduti allo stesso prezzo ai soci del gruppo". La scelta di fissare il sabato come appuntamento settimanale in cui gli aderenti al Gas possano recarsi allo Spaccio Autogestito Solidale e lì acquistare i prodotti (presenti anche riso, pasta, cous cous e birra) risponde anche ad un'esigenza di tipo pratico (molti avranno sicuramente presente i gruppi di acquisto solidali che si redistribuiscono gli alimenti nei parcheggi o nei garage) senza dimenticare che l'intenzione è anche quella di proporre un luogo dove creare comunità, discutere con i produttori, leggere il giornale, godere di momenti di socialità. Davanti a queste ovvietà, Stefano Bleggi denuncia la mossa di Lega Nord e Pdl, che hanno chiesto al Comune di Trento la chiusura dello Spaccio in quanto, a detta loro, non in regola fiscalmente: "Non ci aspettavamo assolutamente che lo Spaccio avrebbe potuto sollevare qualche polemica, anzi ci sembra ancora più assurdo che parli di giustizia fiscale il gioielliere e consigliere provinciale del Pdl Giorgio Leonardi che nel 2008 aveva dichiarato poco più di 7.000 euro di reddito". Prossima mossa per gli attivisti del Bruno, supportati dagli avvocati Nicola Canestrini e Giovanni Guarini, fare ricorso forti del fatto che la legge 244 del 24 dicembre 2007 definisce attività non commerciali le associazioni e i gruppi che non creano profitti, ma acquistano e distribuiscono beni con finalità etiche di solidarietà sociale e di sostenibilità ambientale. Inoltre, i rappresentanti del centro sociale si dicono più che disponibili ad un confronto sereno con il Comune per fare chiarezza sulla vicenda e sull'attività dello Spaccio Autogestito Solidale, che ad oggi conta 120 soci.













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