LA PROTESTA

Trento, lo striscione Fridays For Future sull'albero di Natale "Tra vent'anni scierete sull'acqua"

Il movimento ricorda lo sciopero indetto per il 29 novembre: "Bloccheremo la città e ci riprenderemo il nostro futuro" (foto di Romano Magrone - agenzia Panato)



TRENTO. «Tra vent'anni scierete sull'acqua». È la frase scritta sullo striscione appeso la scorsa notte dal movimento Fridays For Future Trento sull'albero di Natale di piazza Duomo per lanciare quello che, in una nota, viene definito «un messaggio forte e chiaro alla città e ai turisti che ogni giorno la attraversano».

Il tema è chiaramente quello dei cambiamenti climatici che, si legge ancora nella nota, «stanno mettendo a rischio l'esistenza stessa delle persone su questo pianeta e dobbiamo mobilitarci per evitare che accada. Il turismo sfrenato e incontrollato che ogni giorno percorre le vie della città, i sentieri e le piste da sci sulle montagne non è sostenibile. Corriamo un rischio enorme solamente per svendere la città al visitatore in più».

Quindi un attacco alla politica locale, che «alle temperature sempre più alte e ai disastri che in questi giorni occupano le pagine dei giornali», prosegue la nota, risponde con «la costruzione di nuovi bacini idrici per l'innevamento, sempre più alti per innevare le piste anche quando la stagione non lo consente. Radere al suolo intere zone boschive e montane al solo scopo di permettere la pratica di un hobby finirà con il rendere invivibili quelle zone del territorio, alle persone come agli animali».

Il movimento ricorda infine lo sciopero indetto per il 29 novembre: «Scenderemo per la quarta volta in piazza per salvare il pianeta dalla devastazione. Bloccheremo la città contro i cambiamenti climatici e ci riprenderemo il nostro futuro», conclude la nota.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Film Festival

Lo scioglimento dei ghiacciai nella poetica del teatro trentino

La Stagione Regionale Contemporanea si conclude con “Rimaye” di AZIONIfuoriPOSTO, che stasera (3 maggio) darà spazio a un’indagine su ciò che è destinato a sparire e alla sua eredità, mettendo in relazione corpi umani e corpi glaciali. Entrambi infatti sono modificatori di paesaggio e custodi di memorie


Claudio Libera