Trento, linea dura contro le slot

Il sindaco Andreatta: distanza di 500 metri dai luoghi sensibili



TRENTO. Limitazioni per i giochi d'azzardo sono state studiate dalla Giunta, che le proporrà al Consiglio comunale. Lo ha spiegato il sindaco, Alessandro Andreatta, in una conferenza stampa con l'assessore allo Sviluppo economico e tributi, Fabiano Condini. "Il regolamento per gli apparecchi di gioco con vincite - ha spiegato il sindaco - l'abbiamo discusso sulla base di un ordine del giorno approvato a marzo 2011 dallo stesso Consiglio comunale a grande maggioranza e delle noovita' della normativa provinciale. Lo scopo - ha sottolineato - e' prevenire i problemi, economici, sociali e sanitari collegati".

In Trentino infatti , non diversamente dal resto d'Italia, i disturbi compulsivi collegati al gioco e l'estensione del fenomeno hanno dati in crescita. "Secondo una ricerca recente - ha riferito l'assessore - il 26% degli studenti trentini è un giocatore a rischio di dipendenza patologica. Nell'ultimo anno inoltre è stato evidenziato che tra gli studenti hanno giocato con soldi il 64% dei ragazzi e il 50% delle ragazze. Sempre nello stesso periodo ha giocato con soldi il 42% della popolazione tra i 15 e i 64 anni. Di questi l'11% degli uomini e il 6% delle donne ammette di avere un impulso a giocare somme sempre piu' consistenti".

Il regolamento comunale che verrà portato prima nell'apposita Commissione poi in Consiglio ad aprile, prevede per le nuove installazioni di apparecchi per il gioco con d'azzardo distanze di 500 metri, da luoghi definiti sensibili. Sono scuole, centri ludici, sportivi e ricreativi frequentati in prevalenza da giovani e anziani e strutture residenziali a scopo socio-assistenziale, comprese le case di riposo.













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