Trento, la storia: "Io, dal liceo Prati a Princeton"

Michela Elisabetta Nava selezionata per i corsi semestrali con Nobel come Nash. La studentessa diplomata con 100 e lode ora frequenta la Bocconi e sogna di lavorare in una grande banca


Jacopo Tomasi


TRENTO. Dal liceo Prati alla Princeton University. E' il "grande salto" di Michela Elisabetta Nava, studentessa trentina di 21 anni, diplomata con 100 e lode al liceo classico di Trento nel 2009, attualmente iscritta al secondo anno del corso di laurea triennale in International Economics, Management and Finance all'Università Bocconi di Milano e che tra qualche mese si trasferirà in New Jersey, negli Usa, per frequentare il celebre ateneo dove insegna, tra gli altri, il premio Nobel John Nash. La studentessa trentina trascorrerà un intero semestre negli Stati Uniti. Accedere alla Princeton University, una delle migliori al mondo, non è certo una passeggiata, perché i criteri sono selettivi e oltre a Michela Elisabetta Nava è stato ammesso solo un altro italiano. Insomma, un risultato prestigioso ed un vanto anche per il liceo classico. «Conservo un ottimo ricordo della mia scuola perché gli anni che vi ho trascorso sono stati fondamentali per la mia crescita», spiega. «Innanzitutto ho imparato a studiare con impegno e metodo e ho trovato alcuni insegnanti che davvero vivono il loro lavoro come una mission». Dopo la maturità classica, è stata ammessa alla Bocconi. Un ateneo decisamente prestigioso. Sì, attualmente sto frequentando la triennale in International economics, management and finance. Il corso è in lingua inglese data la presenza maggioritaria di studenti stranieri. Le materie mi appassionano, l'ambiente internazionale è particolarmente stimolante, le iniziative collaterali molteplici, formative e, talvolta, anche organizzate in forma competitiva. Ad esempio in questi giorni sto studiando perché la prossima settimana sarò a Maastricht per rappresentare la mia Università in una case competition internazionale, dove il mio team fronteggerà altre 15 business schools da ogni continente. Lo studio in lingua straniera non ha rappresentato un ostacolo? Anche in questo caso gli anni del Prati sono tornati utili. Durante l'estate del secondo anno di liceo sono stata in Australia per un progetto di gemellaggio tra scuole, mentre per migliorare le mie conoscenze linguistiche ho trascorso tutte le estati del periodo liceale in Germania e in Inghilterra. La conoscenza delle lingue è fondamentale ed io sono stata privilegiata ad avere avuto la possibilità di studiarne due dalla metà del percorso elementare fino al termine del liceo. Oltre allo studio, avrà anche degli hobby... Sono da sempre un'amante della montagna. L'inverno scio e vado con lo snowboard, l'estate vado spesso a fare escursioni e camminate in alta quota. Ora, però, dovrà concentrarsi sullo studio alla Princeton University... Questa è un'opportunità davvero preziosa che mi consentirà di frequentare corsi importanti, tra i quali la teoria dei giochi inventata dal premio Nobel John Nash, protagonista del film "A beautiful mind", che ancora lì insegna. E il futuro come se lo immagina? Vorrei frequentare all'estero anche la laurea specialistica e poi lavorare in una grande banca internazionale, indipendentemente dal Paese.













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