Trento, incendio doloso distruggel'ex discoteca Number One

il locale di Pergine è da tempo chiuso al pubblico. Le fiamme sono state appiccate volontariamente, danneggiati dal fumo anche alcuni edifici confinanti



PERGINE. Un pezzo della storia delle notti perginese ma non solo, è andato letteralmente in fumo la scorsa notte. Un incendio doloso ha ridotto ad un cumulo di cenere e a pochi scheletri di divanetti il Paradisi Number One di Pergine. La discoteca era chiusa da circa un anno e mezzo e i danni, in base ad una prima stima, ammontano ad almeno un milione di euro.
L’allarme incendio è stato dato attorno alle 2 della notte fra lunedì e martedì. A chiamare la centrale dei pompieri un automobilista che passando davanti a via Paludi ha visto fumo e fiamme uscire dall’ex locale da ballo. Sono arrivati immediatamente volontari e permanenti, un centinaio di vigili del fuoco che hanno lavorato fino alle 9 di ieri mattina per mettere in sicurezza la zona.
Ingenti i danni (anche se è ancora in corso l’esatta quantificazione, la stima è di almeno 1 milione di euro), specie quelli provocati dal fumo che hanno interessato anche nel negozio d’abbigliamento Formica.
Nella discoteca più datata della provincia, chiusa ormai da tempo, l’incendio è partito dalla zona est del locale. E dopo il sopralluogo dei periti dei vigili del fuoco e dei pompieri non ci sono dubbi: c’è stato dolo. Ossia qualcuno è entrato forzando la porta sul retro e poi ha sparso liquido infiammabile una parte dell’ex discoteca. Poi è bastato un fiammifero perché scoppiasse il rogo.
Gli spazi della discoteca (di proprietà della Coedil sas di Marzio Fontanari & C, arrivato sul posto) hanno subito visibili ingenti danni, non solo alle strutture e allestimenti interni, ma anche all’arredo, divanetti e tavoli. L’ispettore distrettuale Roberto Fontanari, che con il vice comandante di Pergine Lorenzo Carli ha coordinato in pompieri dei corpi dell’Alta Valsugana assieme al responsabile dei permanenti di Trento, Divina, hanno spiegato l’intervento. Intervento reso difficile dal fumo acre e dalla necessità di evitare il propagarsi del fuoco e soprattutto del fumo nelle attività del polo commerciale di via Al Lago che confinano con la discoteca. «Grazie alla tempestività dell’intervento - ha spiegato l’ispettore distrettuale - le fiamme sono state domate in un tempo relativamente breve, ma il lavoro dei vigili, muniti di autorespiratore, è continuato fini alle sei del mattino per eliminare il fumo e intervenire sulle strutture pericolanti».
Pesanti disagi per Piera Casagrande, titolare del negozio di abbigliamento e arredamento Formica che ha dovuto tener chiuso per tutta la giornata. Non solo. Il fumo ha danneggiato molti abiti.
Le indagini sono a 360 gradi: si potrebbe trattare di una vendetta come di un vandalismo. Giù tempo fa, infatti, ignoti erano entrati della struttura per fare bisboccia.

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