Trento, dopo la messa arriva la multaBeffa per i fedeli sul sagrato della chiesa

E' accaduto a San Lorenzo, dove durante la funzione i vigili hanno multato tutte le auto in sosta


Andrea Selva


TRENTO. La messa è finita, andate in pace e pagate la multa. E’ accaduto ieri mattina ai fedeli che hanno partecipato alla messa delle 10 e 30 nell’antica chiesa di San Lorenzo dove, durante la funzione religiosa, un paio di vigili urbani hanno multato tutte le auto in sosta per la violazione del divieto di transito. Sarebbe una notizia banale, se non fosse che sui parcheggi della Badia di San Lorenzo è in corso da tempo una discussione tra frati e Comune.
 Andiamo con ordine. In quell’area il padrone di casa - non tutti lo sanno - è il Comune di Trento a cui danno fastidio le auto in sosta attorno all’edificio duecentesco. C’è da capirli dato che, con il tempo, c’era chi aveva scambiato il sagrato per un parcheggio dove lasciare la vettura al mattino per riprenderla la sera, dopo il lavoro.
 E’ per questo che l’estate scorsa è arrivata l’ordinanza comunale per istituire il divieto di transito in tutta l’area, ad eccezione degli autorizzati (ovvio) e dei disabili che possono parcheggiare in uno dei tre posti disponibili.
 Quando vale il divieto? Sempre. Poco importa se i frati avevevano chiesto in più occasioni di lasciare passare le auto almeno durante la messa: «E’ per i nostri fedeli» hanno detto più volte, l’ultima 10 giorni fa durante un colloquio con il sindaco.
 Fosse per lui, il sindaco, darebbe pure il via libera. Ma in Comune non sono d’accordo. Non è d’accordo, ad esempio, l’assessore comunale Michelangelo Marchesi che spiegava le sue ragioni in una lettera di risposta al senatore Giacomo Santini: la questione, come vedete, appassiona anche i “pezzi grossi”, anche perché il parlamentare del Pdl va a messa proprio in San Lorenzo. Diceva Santini: «La decisione del Comune, che pur vuole difendere la sacralità del luogo dall’uso del parcheggio per fini estranei ai riti religiosi, finisce per colpire colpevoli e innocenti». Rispondeva Marchesi: «L’ipotesi di lasciare libero accesso in occasione delle funzioni o di altri eventi di richiamo a parere del Comune andrebbe decisamente scoraggiata. Proprio in queste occasioni il ruolo del sagrato della chiesa assume un’importanza particolare, come luogo di ritrovo». E infine l’assessore ricordava che nei paraggi (via Canestrini, distante però mezzo chilometro) c’è grande disponibilità di posti auto.
 Com’è finita? Con la linea dura dei vigili urbani che ieri hanno multato tutte le autovetture in sosta durante la prima messa domenicale: 78 euro l’una per l’accesso in una zona vietata. Una stangata che ha indotto uno dei multati (infuriato) a chiamare il giornale e padre Corrado ad allargare le braccia: «Perché non consentono almeno ai nostri fedeli di lasciare l’auto.













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