IL PROGETTO

Trento, "cittadella Ferrari" di Ravina: c'è l'accordo urbanistico

Siglato in Provincia, in attesa di via libera definitivo dal Consiglio comunale (foto Ufficio stampa Provincia di Trento)



TRENTO. Via libera alla "cittadella Ferrari". Siglato in Provincia a Trento un accordo urbanistico di interesse pubblico con Cantine Ferrari per recepire nel Prg l'iniziativa di interesse pubblico messa in campo dall'azienda che ha proposto un progetto di riqualificazione funzionale e architettonica del proprio compendio industriale, che comporterà la realizzazione di un nuovo spazio espositivo e multifunzionale, la realizzazione di una cantina interrata e la creazione di un'unica area produttiva.

La firma di oggi è arrivata dopo l'approvazione preliminare in Giunta provinciale prima di Natale, in attesa del via libera definitivo dal Consiglio comunale di Trento. «È un passo importante per la valorizzazione e l'attrattività del Tentino e nasce con una formula innovativa che intendiamo replicare anche in altri contesti», ha detto il presidente della Provincia Maurizio Fugatti. «Grazie a questo accordo, Cantine Ferrari potrà continuare a crescere, con ricadute positive sul territorio e sul sistema economico, sociale e culturale locale», ha aggiunto l'assessore Mario Tonina.

I lavori, secondo quanto previsto, richiederanno l'acquisizione delle aree oggi occupate dalla viabilità di Ravina; per questo motivo, la società si accolla il ripristino dell'idonea viabilità provinciale pubblica con un altro tracciato che costeggerà le Cantine, assicurando il raccordo con l'attuale strada provinciale 90, comprensiva della rotatoria, prevista dal Piano urbano della mobilità. «Il progetto che realizzeremo è stato da subito condiviso con la comunità locale», ha evidenziato il presidente Matteo Lunelli.

«Il nuovo sviluppo della cantina - ha aggiunto - rappresenta un elemento di attrazione per l'enoturismo, nel rispetto del territorio nel quale si inserisce. Questo accordo dimostra come pubblico e privato possono muoversi assieme».













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