Trento, blitz antimilitarista a Sociologia: lancio di fumogeni, un arresto. Due relatori all'ospedale

Luca Dolce 24 anni, di Rovereto, fermato dopo l'assalto, è stato processato per direttissima e condannato a sei mesi, quindi scarcerato ma con la misura dell'obbligo di dimora a Rovereto



TRENTO. Blitz antimilitarista alla facoltà di Sociologia di Trento, dove era in corso un convegno sulle missioni di pace alla presenza di due ufficiali del comando dei carabinieri di Roma: non ci sono feriti, come era sembrato in un primo momento, ma una persona è stata arrestata dopo una colluttazione.

Un gruppo di cinque ragazzi incappucciati è entrato all'università scagliando vernice rossa e fumogeni contro i relatori del che si stava svolgendo nell'aula Kessler.

Ad essere imbrattati con la vernice sono stati i relatori dell'incontro, organizzato dall'associazione europea Elsa: il professor Roberto Toniatti, docente della Facoltà di Giurisprudenza dell'ateneto trentino e due ufficiali dei carabinieri.

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Lo stesso Toniatti è stato poi portato all'ospedale, insieme al capitano dei carabinieri Pierpaolo Sinconi del comando generale dei carabinieri di Roma, per accertamenti.

Proprio uno dei due ufficiali che erano al tavolo dei relatori, Giuseppe Zirone, è stato il primo a reagire ed è riuscito a bloccare uno degli assalitori, mentre gli altri sono fuggiti gridando "assassini" all'indirizzo dei relatori.

Il fermato è un giovane di Rovereto, Luca Dolce, 24 anni, legato all'ambiente degli anarchici. Processato per direttissima, il giovane è stato condannato a sei mesi e scarcerato, con obbligo di dimora a Rovereto.

Per terra nell'aula Kessler è stato lasciato un biglietto del gruppo degli antimilitaristi contro uno degli ufficiali invitati al convegno: "Assassino, sei tra i diretti responsabili della guerra", c'era scritto nel volantino.

L'assalto sarebbe stato portato da cinque giovani, di cui uno poi è stato fermato grazie alle riprese del circuito televisivo di sorveglianza dell'Università di Trento e alla prontezza dello stesso Zirone che lo ha fermato.  Sul posto sono giunti carabinieri e forze di polizia













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