Trento: benzinai, la «fuga» dalla città

I distributori vengono smantellati e lasciano il posto a strade e parcheggi


Chiara Bert


TRENTO. È quasi una fuga. Lenta ma inesorabile. Dalla città verso l'esterno, le vie di grande scorrimento lontane dai quartieri residenziali, meglio ancora le tangenziali. Ragioni di sicurezza, i distributori di benzina abbandonano Trento. Ultimo in ordine di tempo quello in fondo a via Fogazzaro, da pochi giorni transennato. Al loro posto si recuperano spazi per parcheggi e viabilità. Se ne vanno uno ad uno. Tra i primi a essere dismessi ci fu il distributore di via Bolghera, all'angolo con largo Medaglie d'oro. Ne sono seguiti altri e l'ultimo è stato quello all'incrocio tra via Fogazzaro e via Gocciadoro. L'area vicino al ristorante Loto da qualche settimana è transennata: dentro le vecchie pompe di benzina vuote. Lo storico distributore ha chiuso i battenti alla fine di dicembre dopo cinquant'anni di attività. Ora si procederà ai lavori di bonifica, poi l'area lasciata libera sarà utilizzata per la sosta, in particolare per il cosiddetto «stop and go», uno spazio dove i genitori potranno fermarsi con l'auto per scaricare i bambini che di lì potranno andare a piedi alla scuola Nicolodi. Il progetto del Comune prevede di ripensare la viabilità di via Fogazzaro, dove sarà allargato il marciapiede e saranno tolti alcuni parcheggi sul lato nord.  Da Trento sud a port'Aquila, dove il distributore Tamoil se n'è andato ormai da anni (e prima ancora aveva chiuso i battenti, a pochi metri di distanza in via Venezia, un'altra pompa). Le colonnine del carburante sono già state tolte, ora rimane solo una distesa di terra. La scorsa primavera l'Agenzia per la protezione dell'ambiente aveva stoppato il progetto di bonifica, giudicandolo inadeguato perché non avrebbe verificato la presenza di contaminazioni nel vicino parco di piazza Venezia. Ma ora il problema pare risolto e nel 2011 - assicura il Comune - partiranno i lavori per realizzare un parcheggio coperto per le biciclette (come quello della stazione) e un golfo di fermata degli autobus.  Tutto è fermo invece in via Brennero, all'ex distributore della Esso, in passato utilizzato anche come deposito di carburanti. L'area anche in questo caso è recintata, negli anni sono cresciute erbacce e si è formata una pozza fetida permanente. La bonifica è stata fatta, nella vasta zona alle spalle dell'ex benzinaio il piano regolatore prevede una nuova area mista per residenze e commercio, ma i progetti sono al palo.  Nei prossimi anni traslocherà anche l'Agip di via Giusti, che dovrà fare posto alla rotatoria su cui si innesterà la nuova strada proveniente dall'ex Michelin. In città i distributori rimasti si contano sulle dita di una mano, via Manzoni, viale Verona, cavalcavia di S.Lorenzo. «La tendenza è ovunque a ridurre il numero di impianti dentro le città - spiega l'assessore comunale all'ambiente Michelangelo Marchesi - per ragioni di sicurezza ma anche per razionalizzare la rete. I distributori vengono spostati fuori dai centri abitati, come nel caso della tangenziale vicino al bar Marinaio. Questa collocazione permette di distribuire anche metano e di realizzare stazioni più grandi con altri servizi».

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