Trento: alla Michelin piazza Olivetti, via Lubich e via Mattei

La proposta del Pd per l'intitolazione delle strade del nuovo quartiere: un omaggio all'industriale illuminato e al sindacalista e uno alla fondatrice dei Focolarini


Chiara Bert


TRENTO. Una piazza dedicata all'industriale «rosso» Adriano Olivetti, una via al sindacalista Giuseppe Mattei, leader delle lotte operaie a Trento di cui i lavoratori della Michelin furono tra i protagonisti. E una via, la principale, intitolata a Chiara Lubich. Sono le tre novità inserite nella proposta lanciata ieri in commissione dal consigliere Pd Flavio Santini per la toponomastica della Michelin e condivisa da altri consiglieri del suo partito.
Una proposta articolata, quella di Santini, che ha «nominato» tutte le 10 strade previste nel nuovo quartiere «Le Albere», raccogliendo anche alcune idee avanzate dalla circoscrizione S.Giuseppe. La proposta ruota attorno al tema del lavoro in fabbrica e dei processi di industrializzazione, e del rapporto tra industria e città.
Ragionamento a sè stante invece per la strada più lunga e importante, quella che parte dalla rotatoria a sud delle Albere, costeggia la ferrovia e approda in via Monte Baldo: la proposta è di intitolarla a Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei focolari nota in tutto il mondo.
Due i nomi che spiccano nella proposta di Santini, che prevede un viale della scienza, un viale del lavoro e una via dell'industria. Sono quelli dell'industriale Adriano Olivetti e del sindacalista Giuseppe «Beppino» Mattei. A Olivetti, morto nel 1960, Santini propone di intitolare la grande piazza del quartiere che si affaccerà sul parco: industriale rivoluzionario, fondatore di un umanesimo da applicare nella sua fabbrica di macchine da scrivere e calcolatrici ad Ivrea, ma anche grande editore (de L'Espresso), urbanista e politico. Per Santini si tratta di una «figura emblematica» dell'industria e del mondo del lavoro italiano.
Accanto all'imprenditore, il sindacalista. Giuseppe Mattei, già segretario della Cisl e protagonista delle lotte operaie a Trento di cui la fabbrica Michelin è stata un simbolo. Fu proprio Mattei, pochi mesi prima della sua morte, nel 2002, a tentare un'ultima battaglia per «salvare» la storia degli operai della Michelin prima che i capannoni di via Sanseverino fossero completamente demoliti: «Prima che le ruspe senz'anima cancellino tutto un passato - disse - evitiamo di compiere un altro errore, un'altra cancellazione di memorie utili al futuro della nostra terra». E in suo nome un comitato, promosso da Cgil, Cisl e Uil e dal Museo storico, aveva lanciato un appello all'allora sindaco Alberto Pacher perché si realizzasse alla Michelin un «luogo della memoria» della storia industriale.
Della fabbrica non è rimasto in piedi nulla, ma oggi resta la possibilità di intitolare a Mattei una via che renda omaggio all'uomo e con lui agli operai. Nella proposta di Santini ci sono altri 4 nomi di illustri artisti trentini: l'architetto Adalberto Libera, il pittore Fortunato Depero, gli scultori Othmar Winkler e Eraldo Fozzer.
Tiepidi i giudizi ieri in commissione. Il Patt con Fabio Armellini ha rilanciato sull'intitolazione a personaggi storici trentini (non ancora identificati), una proposta che troverebbe un alleato nella Lega. Il presidente della commissione Massimo Ducati (Upt) punta ad un percorso condiviso, che al momento non ha però ancora un punto di partenza: «Tutti i nomi delle nuove strade dovranno riferirsi ad un unico ambito - ricorda Ducati - quindi non possiamo sommare artisti con personaggi del mondo del lavoro». Considerato che per decidere il nome del ponte di Mesiano sono serviti 7 anni, c'è da credere che il quartiere Michelin sarà pronto prima dell'accordo sui nomi delle vie.

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