Trentino: mutui casa agevolati, rate congelate ance per il 2011

Anche quest'anno c'è la possibilità di rinviare i pagamenti di 18 mesi


Robert Tosin


TRENTO. Anche quest'anno chi ha sottoscritto mutui a tasso agevolato potrà richiedere alla propria banca un congelamento delle rate fino a un massimo di 18 mesi. Lo ha deciso la giunta provinciale che ha dovuto ritoccare la propria delibera del 2009, ottimisticamente propensa a ritenere sufficiente il provvedimento per soli due anni. Ma la crisi non molla. La scelta di allungare anche all'anno in corso la scelta è un'indicazione molto precisa sulle condizioni di un mercato che non accenna a smuoversi dalla condizione di letargo in cui è finito per colpa della crisi dei consumi. Sono molte le famiglie che si trovano in grave difficoltà, magari con stipendi assenti o ridotti per l'andamento a singhiozzo delle aziende e della relativa occupazione. La rata del mutuo a questo punto diventa una corda stritolante per chi fatica ad arrivare a fine mese. E diventa allo stesso tempo un ostacolo insormontabile per chi invece avesse una mezza intenzione di buttarsi nell'avventura, entusiasmante ma rischiosissima, di mettere su casa. L'incertezza dell'economia infatti frena molti giovani dal realizzare la giusta ambizione del matrimonio e dell'acquisto della casa. Si tende ad aspettare tempi migliori, sul cui arrivo nessuno scommette un centesimo. Su questo aspetto c'è da dire che la Provincia ha riservato parecchia attenzione, anche perché oltre alle questioni più legate al welfare, quello dell'edilizia è un settore trainante, in crisi e che va rivitalizzato. Anche attraverso la creazione di un circuito che mette in campo liquidità sufficiente per stimolare acquisti e impegni anche a lungo termine. Per l'edilizia agevolata la Provincia ha messo sul tavolo qualcosa come 150 milioni ed ha dato una scossa alle banche perché rivedessero i tassi applicati prima della grande crisi. Una fetta importante riservata alle giovani coppie e alle cooperative edilizie avrebbe poi dovuto dare una spinta di fiducia ulteriore. Ma il nocciolo della questione è sempre legato alle prospettive economiche. In mancanza di certezze sul fronte del lavoro e dell'occupazione è sempre molto temerario andare a firmare un mutuo da 20 o 30 anni, nonostante vi siano le garanzie della Provincia. A fine mese, pochi o tanti, i soldi vanno sganciati comunque e non è sempre scontato che ci siano. Il clima di incertezza pesa anche su questi fattori e il provvedimento della giunta provinciale ne tiene conto. Il precedente documento offriva la possibilità di rinviare i pagamenti delle rate per due anni. E' stato troppo ottimistico, visto che il 2011 si preannuncia non molto diverso dai precedenti. Le famiglie sono quelle chiamate a sopportare l'urto più pesante della crisi e hanno bisogno di strumenti che se non altro consentano loro di guadare il periodaccio senza affogare. Rinviare il pagamento del mutuo può aiutare.

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