EPIDEMIE DI STAGIONE

Trentino, boom di influenza. Il record tra i più piccoli

I dati dell’Istituto superiore di Sanità confermano che in provincia c’è l’incidenza maggiore sui bambini sotto i 5 anni. Fino a fine mese è possibile fare il vaccino


di Ubaldo Cordellini


TRENTO. Quasi un milione di italiani a letto con l’influenza dall’inizio dall’epidemia, e il picco si registra in Trentino, Piemonte, Emilia Romagna e Campania soprattutto tra i più piccoli. I più colpiti, infatti, sono i bambini sotto i 5 anni. Lo dicono i dati del rapporto epidemiologico di Influnet, il bollettino di sorveglianza delle sindromi influenzali coordinato dal Istituto superiore di Sanità. La previsione di Influnet è che entro la fine dell’anno almeno un milione di italiani avrà contratto l’influenza che quest’anno viene considerata come particolarmente aggressiva.

In particolare, in Trentino, nella sola settimana tra il 12 e il 18 dicembre sono stati registrati in media 7,36 casi ogni mille assistiti. Ma qui da noi l’influenza colpisce in particolar modo i più piccoli. Secondo i dati di Influnet, infatti, l’incidenza nella fascia d’età sotto i 5 anni è di 17,91 casi ogni mille assistititi. Continuando ad osservare le varie fasce d’età in Trentino, tra i 5 e i 14 anni l’incidenza è di 4,35 casi ogni mille assistiti, mentre tra i 15 e i 64 anni, i casi sono 7,55 ogni mille pazienti, fine per gli over 65 ci sono 4,50 casi ogni mille.

Da notare che l’incidenza media in Italia è molto inferiore in tutte le fasce d’età, ovvero 4,25 casi ogni mille assistiti in media, mentre per i bambini al di sotto dei 5 anni l’incidenza è pari a 10,41 casi ogni mille assistiti. Nella fascia d’età tra i 5 e i 14 anni l’incidenza media in Italia è stata pari a 6,44 casi ogni mille assistiti. Nella fascia d’età tra i 15 e i 64 anni l’incidenza è pari a 4,11 casi ogni mille assistiti e tra gli ultrasessantacinquenni i casi sono 1,82 ogni mille.

Il bollettino si basa sul rapporto inviato da 825 medici sentinella. Sulla base dei casi segnalati, poi Influnet elabora una stima per tutto il territorio nazionale. In base a questa stima, i casi nella settimana tra il 12 e il 18 dicembre in tutta Italia sono stati 258mila.

A esser colpite sono soprattutto le regioni del Nord e Centro Italia, mentre gli esperti ricordano che c’è ancora tempo fino al 31 dicembre per aderire alla campagna vaccinale.

In particolare, dal 12 al 18 dicembre 2016 si sono toccati i 4,25 casi per mille assistiti, praticamente l’incidenza è raddoppiata rispetto alla settimana precedente, quando erano stati registrati 2,44 casi per mille assistiti. «Con ogni probabilità – spiega Antonino Bella, responsabile sorveglianza Influet – entro Natale supereremo almeno quota 1,2 milioni di italiani colpiti. Ricordiamo però che fino a fine anno è possibile avere il vaccino gratis, se si rientra nelle categorie di popolazione a rischio, ovvero over 65, operatori sanitari, donne incinta e malati cronici di qualsiasi età. La copertura dura almeno 6 mesi ma ci vogliono almeno 15 giorni affinché sia efficace, quindi farlo dopo questa data potrebbe essere troppo tardi».

Particolare attenzione viene rivolta agli anziani, di cui solo uno su due si vaccina, pur essendo maggiormente a rischio di sviluppare complicanze come polmoniti a seguito dell’influenza. «Finora l’incidenza si conferma lievemente superiore a quello delle precedenti stagioni influenzali - prosegue l’esperto - e ad alimentare il picco di contagi sono soprattutto i bimbi che contraggono il virus a scuola e lo portano in famiglia. Contro i virus influenzali gli antibiotici non servono a nulla e sono anzi controproducenti perché aumentano il rischio di sviluppare resistenza qualora invece si contragga un’infezione batterica grave».













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