Tre incidenti con il parapendio

Val di Fassa, il più grave sul Col Rodella: una donna spagnola ha toccato la linea elettrica



VAL DI FASSA. Il primo incidente poco prima delle 11 a Campitello di Fassa. Sfortunata protagonista una ragazza spagnola che invece di «volare» con il suo parapendio nel cielo di un sabato di un autunno che è ancora mite, è precipitata sui fili della linea elettrica per poi cadere al suolo. L’incidente è stato seguito di fatto in diretta dalle decine di altre persone che attendevano il loro turno per lanciarsi e così l’allarme è stato dato immediatamente alla centrale operativa di Trentino Emergenza e sul posto è stato mandato l’elisoccorso assieme all’ambulanza, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine. Per fortuna le conseguenze per la giovane sportiva sono state meno gravi rispetto a come apparivano in un primo momento. Medicata sul posto, è stata quindi trasferita al pronto soccorso del Santa Chiara dove è stata sottoposta a tutti gli accertamenti del caso. Le sue condizioni sono definiti di media gravità.

La giornata di ieri ha richiamato molte persone sui punti di lancio della val di Fassa e alcuni di questi voli non si sono conclusi nel migliore dei modi. Per la macchina dei soccorsi, infatti ci sono stati altri due interventi, uno a Mazzin e l’altro a Campitello di Fassa. In quest’ultimo caso un deltaplano era caduto in fase di atterraggio mentre nel secondo un parapendio era finito nel bosco. Per fortuna in entrambi i casi i piloti erano illesi.

Sul volo libero è partita anche una campagna informativa promossa da Provincia, Soccorso alpino, Nucleo elicotteri e Federazione italiana volo libero, in collaborazione con la Società incremento turistico Canazei (Sitc). È ormai da qualche stagione infatti che per gli elicotteri dell'elisoccorso trentino è diventato particolarmente difficile lavorare. Nel corso del 2011 il Nucleo elicotteri di Trento ha dovuto segnalare quattro casi di intralcio ai soccorsi, per presenze di deltaplani o di parapendii troppo vicini alle pale dell'elicottero. Ecco allora la campagna, anche in inglese e tedesco, diffusa in tutta Europa, sui siti specializzati e via mailing list.













Scuola & Ricerca

In primo piano