Trasporto pubblico, la Uil contro la Provincia: "Iniquo l'aumento delle tariffe in Trentino"

Contestata l'ipotesi di un aumento delle tariffe fino a oltre il 20%, nell'ambito della manovra di bilancio della Provincia per il 2011



TRENTO. L'ipotesi di un aumento delle tariffe del trasporto pubblico fino a oltre il 20%, nell'ambito della manovra di bilancio della Provincia autonoma di Trento per il 2011, per la Uil del Trentino sarebbe una misura ''distorta e non condivisibile''.

Per il sindacato si tratterebbe di ''un aumento tariffario tanto più iniquo alla luce dell'aumento di 10 centesimi di euro dei biglietti di corsa semplice extraurbana (+10% per la tariffa base) in vigore dal novembre 2009, quando questa stessa giunta provinciale aggiornò il piano tariffario del trasporto pubblico, mettendo mano alle modalità e ai costi di biglietti e abbonamenti''.

''La proposta annunciata dell'assessore provinciale Alberto Pacher poi - continua il sindacato - riguardo all'aumento dei biglietti urbani da euro 0,90 euro a 1,10 euro cozzerebbe con quanto previsto dal vigente regolamento del sistema tariffario, che per il servizio urbano demanda la decisione ai Comuni, non alla Pat, e stabilisce che la tariffa minima extraurbana costituisce il limite superiore alla tariffa urbana (1 euro quindi, non 1,10 euro).

La Uil dunque chiede di affrontare il problema, prima delle deliberazioni di giunta riguardanti il Bilancio provinciale, al Tavolo provinciale di valutazione e orientamento delle politiche tariffarie, ''organismo che purtroppo - chiude il sindacato - proprio alla vigilia della sessione di Bilancio, nel settembre scorso, ha interrotto la programmazione delle proprie sedute''.













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