Tra saldi e novità, negozi a due facce

Quasi tutti hanno un reparto di liquidazioni all'interno: con sconti record


Luca Marognoli


TRENTO. Non è facile vedere gli scaffali vuoti in un negozio come De Lorenzi. Ieri però i ripiani della storica boutique di via Oss Mazzurana si potevano spolverare. Tutto venduto o quasi: merito di una stagione dei saldi a ritmi elevatissimi e di un rush finale al 70% che ha fatto piazza pulita. Singolare la situazione ieri in centro: negozi che liquidavano tutto e altri con vetrine nuove di zecca.
Molti però hanno scelto la formula mista, o "promiscua" se volete. Pur avendo quasi tutti l'autorizzazione per andare avanti con le svendite fino agli inizi di aprile, hanno fatto il cambio di stagione completo, ma hanno tenuto un settore del negozio riservato ai saldi.
Ormai la tendenza è quella di bruciare i tempi: lo si è visto bene all'inizio della stagione, quando l'accordo di iniziare il 6 gennaio è stato disatteso da quasi tutti i commercianti che sono partiti in anticipo, il 3 (e alcuni facevano sconti ai clienti affezionati già dal 27 dicembre). Con questi ritmi, è naturale che al 19 febbraio la stagione dei saldi sia agli sgoccioli. «Siamo stremate», dicono alcune commesse off the record, a taccuino chiuso. Eppure - tranne che in qualche raro caso - si cerca di tirarla avanti il più possibile, per non incappare nel classico mese di negozi semivuoti perché fa ancora freddo e i clienti la roba primaverile non la cercano ancora.
Via Oriola testimonia bene questo momento di transizione. Benetton ha in vetrina solo giubbini e camicie estive, ma è una mosca bianca: «I saldi li abbiamo finiti il 2 febbraio e abbiamo tenuto chiuso il negozio fino all'8», spiega Arianna, commessa. «Quando facciamo il cambio stagione non teniamo più niente di invernale. A Trento però non dico che siamo gli unici, ma quasi». E infatti proprio di fronte c'è Sisley che pubblicizza in vetrina sconti del 70% e ha i manichini vestiti solo delle borse di cartone del negozio. «Andiamo avanti con i saldi fino al 27, ma abbiamo anche tutto il nuovo», dice Elisa, che presidia il reparto svendite ricavato tra l'ingresso e la vetrina. «La gente viene a cercare la roba invernale e anche quella primaverile: come acquisti siamo a metà e metà e molto dipende dal fatto che sia una giornata di bello o di cattivo tempo».
Anche da Gant, in largo Carducci, sotto i portici che danno accesso al negozio sono esposte le colorate novità di stagione, ma la vetrina laterale è riservata ai capi scontati, appesi sulle grucce come in un grande magazzino. Così anche all'interno: il piano terra è tutto primaverile, quello interrato tutto di saldi: «C'è già qualcuno che cerca il capo per la bella stagione e anche la camicia estiva», dice Fiorenza, alla cassa. «Ma la maggior parte dei clienti viene ancora per i saldi e in fondo alla scalinata abbiamo un ampio locale dedicato. E' tutto al 50%».
Cinquanta metri più in là c'è Lacoste, che ancora espone il 50% in vetrina: «Si informano sui nuovi arrivi, ma comprano le cose invernali e stiamo lavorando ancora bene», spiega Monica, una delle venditrici. «Con le temperature che abbiamo qui, d'altra parte, i capi invernali sono utilizzabili a lungo». Il negozio proseguirà con le svendite fino al 2 marzo. Dall'altra parte della strada Ethic ha in vetrina la scritta "saldi in corso" con tanto di striscia bianco-rossa sotto in stile cantiere e l'indicazione degli sconti dal 50 al 70%.
Anche il tempo ieri era a metà strada tra inverno e primavera: sole, ma aria ancora frescolina. E c'era chi usciva con nella borsa la giacca invernale «ma che uso fino a maggio» e il giubbotto primaverile.

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