Tra polenta alla spina e «Ciocomiti» 

Mappa ragionata della proposta gastronomica di piazza Battisti. Con alcuni piatti che non ti aspetteresti di assaggiare



TRENTO. Piazza Battisti, alle 10 non brulica di gente ma il profumo della polenta si spande per l’aere ed accompagna i visitatori, frettolosi all’inizio, più sorridenti dove giungono i raggi del sole. Le casette sono in fermento; una scritta attira l’occhio: polenta alla spina. Non si tratta di una battuta anche se chi mesce il dorato prodotto, palesa aria sorniona e divertita. “Nessuno scherzo, si tratta proprio di polenta, sempre fresca, mai riscaldata, che necessita di un’ora di cottura”. E’ vero, la polenta sgorga caldissima e finisce composta a fetta nel piatto. Frutto dell’inventiva de’ “La Mangiona Eventi” di Chiara Mariotto, titolare nonché moglie del “buontempone” Paolo Prandini, “trentino doc”, dice lui ma dall’inconfondibile accento ferrarese. “Da 35 anni abito a Besenello, dove ha sede l’attività”; la polenta alla spina si accompagna con la birra artigianale dei Plotegher di Besenello. Sempre in piazza Battisti, altra new entry: a fianco della Galleria dei Legionari Trentini, “Ciocomiti”, neologismo che indica la cioccolata artigianale delle Dolomiti di Matteo Fedrizzi, con sede a Croviana. In piazza, dietro il banco a sorridere dolcemente ed a mostrare le squisitezze a turisti e residenti che si fanno di minuto in minuto più folti e meno frettolosi, Lucia e Giulia, che sono impiegate per i 49 giorni del mercatino. Anche se Lucia – i cognomi preferiscono tenerli celati – ha già lavorato per l’azienda. Una novità fatta di mele bio essiccate e ricoperte di cioccolato, il preparato per fare la cioccolata calda e tanto tanto altro ancora. Con la sbrisolona dalle gocce di cioccolato che occhieggia dall’angolo verso la galleria. In piazza Fiera l’aria fredda inizia a scaldarsi in questo primo sabato d’apertura dei mercatini. La disposizione ricalca quella delle passate edizioni, con alcuni aggiustamenti ma i New Jersey dal centro piazza non si scorgono. Ciò che si nota invece, è il grande Babbo Natale che fa compagnia a Valentina Wegher, una new entry ai mercatini, con le specialità del “Maso della mela” azienda agricola di papà Paolo. Lei, con una collaboratrice, si guarda attorno, “matricola” sì ma rodata da anni di lavoro nell’azienda di famiglia, il famoso Ristorante al Maso, zona Maso Milano. “Di questa casetta mi occupo io – dice Valentina – il lunedì mi dà il cambio papà ma siamo presenti pure ai mercatini di Arco e Rango”. E dal succo di mela si passa alle mele disidratate, all’aceto di mela, agli strudel pastafrolla e pastasfoglia. Solo per iniziare. Sul lato opposto, verso i Pavoniani Artigianelli, spunta “Il piatto del signore”, scritto minuscolo perché non si parla di domineddio ma del signore inteso come ricco. “Questo piatto tipico trentino è fatto di patate saltate al momento con ben cinque tipi di carne. Che i poveri non si potevano certo permettere!”. Lo dice Luca, figlio di Bruno e Dolores Zotti, che col fratello Andrea porta avanti il ristorante e Street Food Lusernahof di Lusèrn, ovviamente.(c.l.)













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