Tour virtuale a “Le cinque chiavi gotiche e altre meraviglie”

Cles. Ha aperto nuovamente al pubblico la mostra “Le cinque chiavi gotiche e altre meraviglie” che, chiusa a seguito del dpcm del 3 novembre, si sarebbe dovuta concludere domenica 29 novembre. Dunque...



Cles. Ha aperto nuovamente al pubblico la mostra “Le cinque chiavi gotiche e altre meraviglie” che, chiusa a seguito del dpcm del 3 novembre, si sarebbe dovuta concludere domenica 29 novembre. Dunque visitabile e prolungata grazie ad un “virtual tour” che permette all’utente di percorrere, con un semplice click, la mostra ospitata presso gli splendidi spazi di Palazzo Assessorile.

Era il 3 novembre quando il nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri ha obbligato, per contenere l’emergenza pandemica, alla chiusura di musei e mostre in tutta Italia. A meno di un mese dall’interruzione dell’evento, la mostra curata da Lucia Barison con la collaborazione di Marcello Nebl, Gianluca Fondriest, Alessandro Bezzi e Alberto Mosca, “apre” di nuovo i battenti. Un’azione, questa, indirizzata a tutti coloro che ancora non avevano visitato il percorso o a chi, ancora una volta, avesse voluto entrare nella splendida camera delle meraviglie dove circa 240 manufatti di vario tipo, hanno raccontato e testimoniato, grazie all’ausilio dell’apparato didascalico e virtuale, una storia millenaria a partire dal VI millennio avanti Cristo fino ai giorni nostri. L’idea nasce dall’entusiasmante successo riscosso dalla mostra con 16.000 visitatori in cinque mesi e mezzo di apertura. Soddisfatto il sindaco di Cles Ruggero Mucchi che in questo modo, fino a nuove disposizioni, garantisce l’accesso “virtuale” ad una delle principali attrazione del paese e ad una delle mostre maggiormente frequentate. Il link per visitare la mostra è reperibile sul sito del Comune di Cles. Link: https://vrtour.neoinfinity.it/le5chiavigotiche/. G.E.















Scuola & Ricerca

In primo piano

Film Festival

Lo scioglimento dei ghiacciai nella poetica del teatro trentino

La Stagione Regionale Contemporanea si conclude con “Rimaye” di AZIONIfuoriPOSTO, che stasera (3 maggio) darà spazio a un’indagine su ciò che è destinato a sparire e alla sua eredità, mettendo in relazione corpi umani e corpi glaciali. Entrambi infatti sono modificatori di paesaggio e custodi di memorie


Claudio Libera