Tornano a casa e trovano una vipera

Incontro inaspettato per due donne. E arrivano i pompieri


Camilla Giovannini


TRENTO. Brutta sorpresa ieri in via delle Ghiaie per una donna e sua figlia che hanno avuto un tete a tete con una vipera. Rientrando a casa, Clara e la figlia Giorgia hanno notato nel vialetto una vipera che precipitosamente si è rifugiata in una rientranza del muro di recinzione. Uno degli abitanti dello stabile, chiamato dalle due donne, ha cercato di indurre l'animale alla fuga sbattendo sul porfido un badile ma il rettile questi, invece, ha iniziato a fronteggiare l'attacco, tanto da far supporre che stesse proteggendo il proprio nido e le uova.

Il rettile ha dato del filo da torcere anche ai vigili del fuoco intervenuti tempestivamente. E' infatti riuscito a liberarsi per tre volte dalla presa delle apposite pinze e solo l'esperienza e l'abilità degli operatori hanno permesso che la cattura si concludesse positivamente, come hanno sottolineato con gratitudine gli abitanti della palazzina. A loro i pompieri hanno spiegato che il caldo di questi giorni spinge i rettili ad uscire ed esporsi al sole, provocando inaspettati quanto spiacevoli (e spesso innocui) incontri. Grande spavento per i condomini pensando anche al rischio corso dal cagnolino di casa, ma tutto è bene quel che finisce bene e grazie all'intervento dei pompieri si è evitato che i rapporti di vicinato potessero, per così dire, avvelenarsi.













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Secondo quanto ricostruito dalle indagini, il meccanismo di frode era finalizzato a prospettare alle vittime la possibilità di accedere a finanziamenti erogati da organismi dell'Ue a condizioni molto vantaggiose. Ma per ottenerli era necessario pagare una somma per istruire la pratica: soldi da accreditare sui conti bancari di società aventi sede a Roma, Torino, Viareggio e Cagliari.