Tonadico, perentorio «sì» all’unione dei Comuni

Documento del sindaco Aurelio Gadenz: «Ribadiamo la nostra ferma e immutata idea di arrivare a una fusione che riguardi almeno quelli di Sopra Pieve»


di Raffaele Bonaccorso


PRIMIERO. Piano piano anche altre amministrazioni comunali, oltre Imer e Sagron Mis, vanno prendendo posizione sulla proposta del Comune unico. A fare sentire il proprio parere ora è Tonadico.

«Dopo un rapido incontro del nostro gruppo di maggioranza - scrive il sindaco Aurelio Gadenz - abbiamo voluto ribadire la nostra ferma e immutata idea di addivenire ad una fusione dei Comuni (per noi almeno quelli di “Sopra Pieve”) nel più rapido tempo possibile. Il Comune di Tonadico è pronto fin dallo scorso anno. Intendiamo sostenere con convinzione le iniziative che portino verso l'obiettivo fusione. Anche in questo caso abbiamo voluto interessare l'organo più importante del Comune: il consiglio comunale. Intendiamo anche sottolineare che la procedura prevede proprio il passaggio in consiglio comunale. Auspichiamo che sulla spinta del successo avuto nella raccolta di firme in corso, anche le altre amministrazioni si muovano di conseguenza».

In effetti il consiglio comunale di Tonadico aveva già approvato all’unanimità il 29 aprile del 2013 un ordine del giorno predisposto dai rappresentati dei tre gruppi consiliari sulla costituzione di un Comune unico dell’Alto Primiero. In tale documento si legge: «L'Unione Alto Primiero (Siror, Tonadico e Sagron Mis) ha senza dubbio favorito l’integrazione dei tre Comuni, anche se non è riuscita a pervenire alla fusione in un unico Ente; ora però è giunto il momento di concretizzare quella idea e perseguire la strada che ci porti al Comune Unico dell’Alto Primiero, coinvolgendo anche Fiera e Transacqua. Stanno emergendo fra gli amministratori dei nostri cinque Comuni delle posizioni differenti ed anche contraddittorie circa il desiderio di “stare assieme”, ma le analisi fatte attraverso l’esperienza dell’Unione ci confermano che le difficoltà a lavorare uniti sono senza dubbio premiate dai risultati in termine di risparmio economico, di miglioramento della qualità dell’amministrazione e di capacità decisionale. L’attuale fase di stallo non permette di guardare al futuro con tranquillità. Si stanno dibattendo diversi temi legati alla Comunità di valle, al nuovo Piano del Parco, al nuovo Piano territoriale di Comunità, all’Acsm e Primiero Energia».

E poi il documento continua ammettendo che «su ogni tavolo emergono serie difficoltà a trovare soluzioni valide per tutti; rapporti interpersonali deteriorati sono inoltre spesso causa di laboriose e sterili trattative. Ma il nostro Comune sta affrontando, fortunatamente ancora insieme a Sagron Mis e Siror, alcuni temi legati al primario comparto del turismo (impianti di risalita), alla rivitalizzazione dei centri storici ed alla riorganizzazione di alcuni servizi sul territorio».













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