Tn Rise muore, ma incassa 867 mila euro

Finanziamento della Provincia al consorzio in liquidazione per pagare i contratti. Dal 2011 fondi per 28,3 milioni di euro


di Chiara Bert


TRENTO. Il consorzio della ricerca Trento Rise - travolto dalle inchieste sulle super consulenze alla Deloitte, dai procedimenti Ue sui contratti precommerciali e dalle polemiche interne - è in liquidazione, ma nell’attesa che nasca Hub Innovazione, il nuovo soggetto che si occuperà di innovazione e trasferimento tecnologico, incassa dalla Provincia un assegno di 867.500 euro. Lo ha approvato lunedì la giunta Rossi, che ha assegnato un acconto «per garantire il corretto funzionamento dell’ente».

L’associazione ha infatti trasmesso alla Provincia una nota con una richiesta di fondi per far fronte ai pagamenti più urgenti e assicurare che gli impegni con il nodo nazionale Eit Ict Labs e con l’Istituto europeo di tecnologia, e il trasferimento di parte delle attività al nuovo hub.

La giunta provinciale ha quindi deciso di concedere un acconto sul finanziamento previsto per l’esercizio 2015 di 867.500 euro che servirà a coprire le spese per i contratti in essere, fatta eccezione - si legge nella delibera - per quei contratti che sono finiti sotto inchiesta, le spese per il personale e quelle strettamente necessarie per il funzionamento. L’importo assegnato è inferiore al limite fissato per legge, cioè il 50% delle risorse assegnate nel 2014 che sono state 1.735.000 euro.

Complessivamente, dal 2011 al 2014, osservando i dati dei consuntivi di Trento Rise, la Provincia ha stanziato a favore del consorzio ben 28.369.111 euro.

Nella delibera la giunta ricorda che negli ultimi mesi si sono succeduti diversi eventi che hanno portato alla decisione di chiudere l’esperienza di Trento Rise liquidando il consorzio e trasferendo le attività svolte ad un nuovo soggetto giuridico. Il 12 maggio scorso l’assemblea dei soci di Trento Rise (Università, Fbk) aveva nominato i due commissari liquidatori che avranno il compito di avviare il processo al nuovo hub (i cui soci saranno l’ateneo, Fbk e Fondazione Mach e Trentino Sviluppo), che non si occuperà più di ricerca ma di innovazione e trasferimento tecnologico: l'obiettivo principale della nuova mission è quello di trasferire i risultati della ricerca e dell'innovazione verso il mercato e il tessuto sociale ed imprenditoriale trentino. La nuova Trento Rise (a cui si è deciso di cambiare il nome, proprio per segnare la discontinuità con il vecchio consorzio dell'Ict) si dovrà occupare di avere rapporti con le imprese e con il mondo della produzione, e di capire quali sono i settori di ricerca più utili alle aziende del territorio.

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