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Terrorismo e proselitismo, "assoluta condanna" dell'imam Breigheche

Sul covo a Merano, interviene anche il presidente della Comunità Islamica del Trentino Alto Adige. Che aggiunge: "Il genocidio in Siria favorisce l'estremismo"



TRENTO. L'imam di Trento, il siriano Aboulkheir Breigheche, condanna fermamente la propaganda del terrorismo e il reclutamento di foreign fighter.  «La persona in questione è sconosciuta per noi in Trentino e non abbiamo mai notato qui cose del genere. In ogni caso è assoluta la nostra condanna per qualsiasi forma di attività in questo senso», dice Breigheche, che è anche presidente della Comunità Islamica del Trentino Alto Adige.

Il rierimento è alle misure cautelari eseguite dal Ros dei carabinieri in un'operazione antiterrorismo, che riguarda anche un uomo che viveva a Merano, in Alto Adige, Abdul Rahman Nauroz, uno degli arrestati nel blitz del Ros, risultato «particolarmente attivo nell'attività di reclutamento», «sia attraverso internet, sia attraverso "lezioni" che teneva nel proprio appartamento».

A Merano un covo del terrorismo islamista: 17 arresti In città un appartamento in cui si indottrinavano i futuri terroristi e si organizzavano i viaggi verso la Siria dei volontari che andavano a combattere per l'Isis

Quanto al reclutamento di foreign fighter, «qualsiasi attività illegale, come il reclutamento, è a danno della comunità locale, di quella italiana e dell'intera comunità che vive in Occidente. È del tutto estraneo a quello che cerchiamo di fare e di insegnare. Ci auguriamo quindi che questo tipo di persone vengano individuate e condannate. Noi facciamo attività di sensibilizzazione e di solidarietà, come il volontariato».

Aboulkheir Breigheche parla anche del suo paese d'origine. «Se l'Occidente non vuole estremisti, in Siria deve adoperarsi per fermare il genocidio, perché di questo si tratta. I siriani non sono tutti estremisti, ma la lunga guerra li fa nascere».

«La guerra in Siria - ha aggiunto - è il risultato della politica dell'Occidente stesso: un silenzio assordante mentre il popolo viene massacrato tutti i giorni, compresi i bambini. Ci mancava anche l'aviazione russa che per bombardare l'Isis colpisce quartieri normali, ospedali. È inaccettabile. Per fermare la guerra sarebbe sufficiente togliere di mezzo quel criminale di Assad (il presidente siriano Bashar al Assad, ndr) e non è così difficile per la comunità internazionale».

Per Breigheche «basterebbe una no fly zone. Ma si vede che il popolo siriano non conta. I siriani non sanno più dove siano l'Onu e i diritti civili. Assad sta lanciando barili esplosivi e armi chimiche da quattro giorni. Non c'è una famiglia che non abbia avuto più di una vittima. Per non dire che la Siria è la culla della civiltà».













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