Terme di Comano, domani si elegge il cda

Assemblea convocata alle 18.30 al Grand Hotel: solo 2 o 4 membri, svincolati dalla politica locale



COMANO TERME. Dopo il consueto periodo di fibrillazione e di “lancio” di candidature, finalmente giunge il momento della nomina del nuovo consiglio di amministrazione delle Terme di Comano. Infatti la seduta dell'assemblea termale, composta dai sindaci o loro rappresentanti delle Giudicarie Esteriori, è convocata dal presidente Alberto Iori per domani alle 18.30 al Grand Hotel Terme di Comano. All'ordine del giorno appunto la nomina del nuovo cda delle Terme di Comano per il prossimo quinquennio.

Come noto, i mesi scorsi è stato approvata una modifica dello statuto delle Terme di Comano-lascito Mattei, che incide non poco sui futuri assetti termali: infatti, il nuovo cda non sarà più a cinque (prima era a sette) rappresentanti di ciascun Comune delle Esteriori, ma sarà a 2 o 4 membri, in modo da svincolare tale organismo dalla politica locale. Accanto al cda sarà nominato anche il direttore, un “tecnico”, che può essere anche tra i membri del cda: questo dipenderà dalla scelta dei Comuni.L’altra modifica sostanziale, di ordine sociale, riguarda la beneficenza, elemento su cui nel passato erano sorte parecchie polemiche e divisioni. Si taglia la testa al toro, chiarendo che la beneficenza sarà attuata solo in caso di utili, cosa che da parecchi anni non è più possibile fare per i bilanci.

Ma torniamo alla nomina del nuovo cda, su cui l'opinione pubblica è in forte attesa, data la rilevanza delle Terme e delle proposte inerenti le varie opere previste nei prossimi anni. Assodata per ora, unica cosa certa, la non ricandidatura del presidente uscente, Carlo Basani, che era succeduto negli ultimi anni alla dimissionaria per divergenze di fondo sulla gestione, presidente Nadia Serafini. Come si può notare, una storia travagliata negli ultimi anni, che si spera possa ora avere una conclusione felice, almeno condivisa. Per i nomi in lizza, l'assemblea delle Terme è chiamata a decidere su una “rosa” di alcuni nomi. Queste le uniche anticipazioni ufficiali. Solo per via ufficiosa è possibile saperne di più.

Nella “rosa” compaiono infatti Roberto Filippi, attuale direttore della Cassa Rurale Don Lorenzo Guetti di Quadra-Fiavé-Lomaso, e Beniamino Bugoloni, ex sindaco di Fiavé per due legislature nonché vice-sindaco di una consiliatura degli anni Duemila. Tutto dipende dalla portata nel tempo del nuovo cda, se solo preparatorio o con assetto definitivo. Aldilà dei nomi, l'attenzione è concentrata sul futuro termale, in quanto proprio dal cda dovrà emergere quella figura di amministratore delegato che la modifica statutaria pone come perno essenziale per le Terme del futuro. È lapidario il sindaco del più grosso comune, Comano Terme, Fabio Zambotti: «Il nuovo cda deve preparare il terreno per l’amministratore delegato: è ora di uscire dalla preistoria termale per entrare nell'efficienza di una realtà economica e sociale solida». (g.ri.)













Scuola & Ricerca

In primo piano

Il caso

Arrestato per corruzione il governatore della Liguria Toti

Indagine della Dda genovese e della Guardia di Finanza: il governatore è ai domiciliari. L'avvocato: "Conta di spiegare tutto". Ai domiciliari anche il capo di gabinetto: "Ha agevolato la mafia". Indagato il consigliere di amministrazione di Esselunga

Podcast / Storia

Il Trentino nella Grande Guerra: l’interventismo serpeggia in Italia

I successi francesi, che hanno fermato i tedeschi sulla Marna, spingono Roma verso l’ingresso nel conflitto. Non al fianco degli alleati della Triplice, ma contro di essi, e contro l’Austria in particolare. Nessuno sembra rendersi conto di cosa è diventata la guerra moderna, una guerra di logoramento che divora senza sosta materiali, mezzi e, soprattutto, vite umane.