Telve, un micro-nido per 15 bambini nella ex casa Eca

Il sindaco: «Servirà a conciliare i bisogni famiglia - lavoro» Il bando prevede la concessione gratuita dei locali per 5 anni


di Marika Caumo


TELVE. Un micro-nido da 15 posti nell'ex casa Eca. La volontà dell'amministrazione comunale è quella di aprire già a settembre, tanto che è stata pubblicata l'asta pubblica per «la concessione in uso di parte della p.ed. 550 ai fini dell' erogazione di servizi di conciliazione per la prima infanzia».

Una gara per l'affidamento a terzi della concessione gratuita dei locali per 5 anni, per lo svolgimento del servizio per la fascia 0-3 anni al fine di soddisfare il bisogno di «conciliazione famiglia-lavoro», attivabile esclusivamente mediante buoni di servizio.

I locali, come detto, sono quelli al piano terra dell'edificio sulle sponde del torrente Ceggio, con accesso dal centro del paese. Potranno ospitare al massimo 15 bambini fino ai 3 anni. Il termine per presentare le proprie offerte in Comune è il 20 giugno prossimo. L'aggiudicazione avverrà secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa,

In realtà questo bando coglie un po' a sorpresa. Nella programmazione fatta dalla Comunità di valle, infatti, non era previsto un asilo nido a Telve. C'è invece il nido da 20 posti a Scurelle, che doveva aprire a settembre, ma al momento è fermo e probabilmente non riuscirà a rispettare i tempi previsti. Ci sono i nidi da 40 posti a Strigno e Grigno.

«Difficile realizzare queste opere in tempi brevi», commenta il sindaco di Telve, Fabrizio Trentin. Che spiega la scelta della sua amministrazione. «Abbiamo un immobile pronto, manca il collaudo e nel giro di qualche settimana sarà a posto. Abbiamo avuto richieste di famiglie rimaste fuori dalle graduatorie dei nidi comunali di Carzano e Borgo e anche contatti con enti potenzialmente interessati a gestire questo servizio che, nel marasma di offerte in questo settore, non è un asilo nido comunale ma un servizio di conciliazione famiglia-lavoro, che funziona con i buoni di servizio».

Ma perché Telve può agire fuori dalla programmazione della Comunità? «Abbiamo "sfruttato" una carenza normativa. La Comunità di valle può agire solo su asili nido comunali, e risponde al Servizio istruzione della Provincia. Invece il nostro nido dipende dal Servizio politiche familiari, sfruttando finanziamenti del Fondo Europeo. Ci siamo intrufolati nella bolla di carenza normativa provinciale, anche se poi nella programmazione territoriale, Provincia e Comunità dovranno tenere conto che c'è un nido aperto a Telve», aggiunge Trentin. Che chiarisce che «il nostro asilo nido rimane quello di Carzano, questo sarà un servizio che colma gli esuberi, dando risposte alle famiglie. Un servizio più agile, dove è possibile frequentare anche solo alcune ore al giorno. Il Comune non avrà spese sulle rette».

Altra questione riguarda la sede del nido. L'edificio ex casa Eca, accanto al parco giochi e al campetto da calcio, con vista su Telve di Sopra, infatti, è stato demolito e ricostruito tramite il finanziamento del Patto Territoriale per destinarlo a sede dell'Ecomuseo. «L'edificio è sproporzionato per l'Ecomuseo, che rimane nell'ex Itea. Due mesi fa la decisione di cambiare destinazione, dedicando un piano per il micro nido. I due piani interrati invece saranno destinati a sede delle associazioni», conclude Trentin. Stasera probabilmente se ne discuterà in consiglio.













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