Telve di Sopra, da un mese i telefoni rimangono muti

Dal 4 dicembre nella frazione Fratte le linee Telecom non danno segni di vita. L’assessora Trentin: «Lì vivono degli anziani. Il gestore ci dice: colpa della Sensi»



TELVE DI SOPRA. Nella frazione Fratte i telefoni sono muti da un mese, dal 4 dicembre scorso per l'esattezza. Ebbene si, se non esistessero i cellulari (ma non tutti li hanno), i residenti della località che si estende sopra Borgo, sarebbero isolati. Già perché a non funzionare è la linea fissa della Telecom Italia.

Il problema riguarda in particolare tre famiglie, servite da una linea sottodimensionata tanto che, tra l'altro, non possono avere l'Adsl. Ma anche gli altri residenti della frazione sono spesso interessati dal disservizio in quanto la linea è disastrata, i fili sono sganciati dalla palificazione, appoggiati su piante e aggrovigliati sulle case. Le segnalazioni e i reclami ovviamente si sprecano, anche perché questi episodi si ripetono di frequente.

«Purtroppo il problema si ripresenta ripetutamente, soprattutto in coincidenza del maltempo. E durante questo 2014 è successo più di 5 volte», spiegano. In particolare sono rimasti senza telefono oltre 20 giorni nel mese di luglio e circa 5 o 6 nell'autunno: sommando l'intero dicembre, sono quasi 2 mesi di black-out. «Il guasto viene riparato con molto ritardo dai tecnici Telecom e puntualmente il problema si ripresenta. Ma così spesso come nell'ultimo periodo ci pare un'esagerazione. L'unica cosa che arriva puntuale, e che puntualmente paghiamo, è la bolletta», sbotta Sara Trentin, assessore comunale, anche lei coinvolta dal problema. E ricorda che tra gli utenti che devono sopportare questo disagio ci sono anche persone anziane che non usano il cellulare. I quali, per contattare figli, parenti ed amici dispongono del solo, caro vecchio telefono di casa.

Il Comune 8 anni fa, in occasione del rifacimento della condotta dell'acquedotto, aveva predisposto la tubazione per l'illuminazione e per il telefono. La Telecom in tal senso dovrebbe solo rifare l'impianto. «Ci avevano promesso che la linea sarebbe stata bonificata al più presto, ma da allora stiamo ancora aspettando», continua Sara Trentin.

La Telecom, che gestisce il servizio, è contattabile solo attraverso il 187. La segnalazione è aperta dal 4 dicembre. «I centralinisti sono gentilissimi ma rispondono che entro 2 giorni la nostra linea sarà riparata. I giorni passano, le chiamate puntualmente si rinnovano e ci viene detto che i lavori sono stati affidati e quindi devono essere eseguiti dalla ditta Sensi di Trento», prosegue Trentin. Che si è rivolta a quest'ultima. «Alla prima chiamata mi hanno detto che hanno sotto controllo la situazione. E' un guasto alla centrale. Attendevano un pezzo che arrivava sicuramente nel pomeriggio: l'indomani sarebbero intervenuti - spiega - Non vedendoli li ho ricontattati e mi hanno risposto che hanno fatto quello che potevano e stanno aspettando che Telecom faccia la sua parte prima che loro possano intervenire. Al 187 invece dicono che deve intervenire Sensi».

Nel frattempo - tra una chiamata e l'altra per sollecitare l'intervento - sul numero di cellulare lasciato come riferimento, la Telecom invia il seguente messaggio: “La informiamo di aver ripristinato il corretto funzionamento della sua linea. Per ogni ulteriore richiesta di assistenza è a sua disposizione il sito web, l'App per smartphone e tablet oppure il servizio clienti 187. Grazie”. «Un messaggio che è arrivato più volte. A noi sembra una presa in giro. Il sospetto è che Telecom non controlli se effettivamente la ditta alla quale viene affidato il lavoro abbia provveduto alla riparazione. E' assurdo pagare per un servizio che non viene usufruito, abbiamo chiesto ci venga riconosciuto il danno nella prossima bolletta», concludono i residenti.













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