Locali

Tecilla e Cimonetti al bar del Circolo Operaio

Il locale riapre martedì. I nuovi gestori: «Musica, associazioni ma senza strafare Pensiamo a un luogo dove ci si possa incontrare e stare bene assieme»



ROVERETO. Riparte da Michele Tecilla e Paolo Cimonetti il bar del Circolo Operaio Santa Maria. Entusiasmo ed idee per cercare di rovesciare un paradosso: avvicinare alla città un locale che avrebbe tutto per essere una delle chicche della vita roveretana, ma che malgrado più di un secolo di storia rimane sconosciuto ai più. Il suo giardino pensile, con alberi e addirittura un campo per le bocce tra i tetti di Santa Maria, è un gioiellino insperato in una città che rimane straordinariamente povera di spazi pubblici all’aperto.

Il piccolo palcoscenico, la storia stessa del Circolo, sono pezzi di un passato che la passione di pochi irriducibili ha portato fino ad oggi. E attorno c’è un intero rione che ha bisogno di un elemento di aggregazione e di identità per superare la «periferizzazione» che un po’ tutto il centro storico ha subito negli ultimi anni.

Come pensate di riuscire in quello che la storia del locale dimostra molto meno facile di quanto sembrerebbe? «Punteremo proprio sul fascino e la straordinarietà delle possibilità che il locale ci offre - dicono Tecilla e Cimonetti - rispettando il contesto in cui ci troviamo, delicato quanto unico, ed anche la storia del Circolo e la sua vocazione». Ci sarà musica, ovviamente, ma mai “sparata” e solo in orari compatibili con la vita tranquilla del vicinato: quelle finestre che si aprono a pochi metri dal giardinetto del bar. Un servizio di enoteca ma anche prodotti a prezzi «calmierati», come richiede la dirigenza del circolo. Qualche piatto pronto, per una ristorazione veloce, verrà dalla cooperativa «Le Formichine»: non è un ristorante e nemmeno vuole diventarlo.

Ma si lavora fin da subito anche per collaborare con le associazioni del rione e non solo: dal circolo La Radice all’asilo Vannetti, dalle filodrammatiche agli appassionati di tango. L’idea è aprirsi ad un utenza che cerca qualcosa di diverso, senza esagerazioni . Che ama la musica ma quella che permette anche di parlare. Che sa apprezzare lo stare insieme. «Crediamo che a Rovereto ci sia lo spazio per inventare qualcosa. Lo dimostra chiaramente il successo che ha incontrato il «Silenzio» con la nuova gestione: ha proposto un modo diverso di incontrarsi e stare insieme ed ha creato uno spazio completamente nuovo». Il locale aprirà martedì prossimo, alle 17, con un piccolo rinfresco di inaugurazione. (l.m) ©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano