Tavolo per la solidarietà, raccolti quasi 200mila euro 

Alternativa all’elemosina. Dal Comune ai francescani, tante realtà aderiscono all’iniziativa La “cassa” (istituita nel 2010) è alimentata con le donazioni di privati cittadini, enti e associazioni



Trento. C’erano tutti al “ritmo” di “Meglio muoversi che commuoversi” i componenti il Tavolo per la solidarietà responsabile, a palazzo Geremia per rinnovare il protocollo. Il Tavolo era stato promosso nel 2007 dall’assessorato alle politiche sociali; nel 2009 gli aderenti avevano sottoscritto un protocollo d’intesa per formalizzarne la costituzione, con finalità, principi generali, modalità operative ed impegni.

Su richiesta dell’assessora provinciale Stefania Segnana, l’appuntamento per il rinnovo del protocollo era fissato per ieri alle 13.30, ma la stessa non si è poi presentata per impegni romani: a rappresentarla, a fianco della vicesindaca Mariachiara Franzoia, la dirigente Daniela Borra.

Principi fondanti il Tavolo, approfondire il tema dell’emarginazione; informare e sensibilizzare su elemosina ed aiuto a persone in difficoltà; programmare azioni per sostenere chi è in particolari situazioni economiche, emarginazione sociale, abbisogna di interventi di sostegno rapidi per spese inderogabili, non sostenute da servizi.

Il protocollo è stato firmato da Comune, Provincia, Banco Alimentare, Caritas diocesana, Casa Tridentina della Giovane, Cri, Fondazione Comunità solidale, Frati Cappuccini, Cooperativa Punto d’incontro, Villa S. Ignazio, Gruppo immigrazione e salute Trentino, Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri - Commissione Albo Odontoiatri.

Ribadendo che è necessaria più informazione, è stato ricordato che il fondo è destinato a persone stabilmente dimoranti sul territorio cittadino da almeno sei mesi, tolte situazioni urgenti e indifferibili.

Il fondo è alimentato da donazioni – in aumento - di cittadini, enti, associazioni e di chi si riconosce nel principio della solidarietà. Dal 2010 al 31.12.2018 le donazioni sono state 196.327 euro. Il Comune ha contribuito direttamente nel 2010 coi primi 2 mila euro, nel 2011 versando un lascito di 10 mila, nel 2012 con 19 mila di cui 4.028 dal 5 per mille; nel 2016 e 2017, 52.186 e 40 mila dal 5x1000. Sono stati spesi 92.776 euro per 701 interventi; per necessità burocratiche (243 rinnovo documenti, 126 rimpatri), spese sanitarie (116) o di viaggio (50).

Per chi vuole partecipare, le coordinate: IBAN IT 16L08304 01845 000045356565 intestato a Coop sociale Villa S. Ignazio, causale: Progetto fondo solidarietà Città di Trento. C.L.

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