Taio, il giallo dell’acquedotto-colabrodo

Per chiudere il contenzioso sulla condotta Verdes-Taio disposta un’altra perizia, questa volta col gas


di Giacomo Eccher


TAIO. Per valutare l'entità delle perdite di pressione nella condotta dell'acquedotto potabile Verdes - Taio servono altre prove, stavolta usando il gas al posto dell'acqua. Questa la proposta del Ctu nominato dal Tribunale di Trento a cui il Comune di Taio due anni fa si era rivolto per un “accertamento preventivo”, con la stesura di apposita perizia ufficiale, per chiarire non solo l'esistenza e la causa dei difetti di costruzione della condotta, ma anche i costi necessari per rimediare agli stessi (sempre che siano ovviabili). Da quantificare anche i danni “diretti ed indiretti” subiti dal Comune per il mancato sfruttamento della centralina progettata da tempo (e finora mai realizzata) sulla medesima condotta.

La vicenda si sta trascinando dal 15 febbraio 2011, giorno in cui il Comune di Taio ha segnalato formalmente l'esistenza di difetti costruttivi con notifica alla ditta appaltatrice, al direttore lavori e al collaudatore. Alla base della contestazione c'era la perizia del tecnico comunale di Taio, ingegner Fiorenzo Cavosi, che sulla condotta (lunga 5.618 metri per sfruttare i 403 metri di dislivello dal serbatoio di Merlonga di Smarano a quota 1062 metri a quello di Taio Alta a 659 metri) aveva riscontrato la perdita di 1,2 litri al secondo e un calo di pressione statica da 42 atmosfere a circa 5 atmosfere nell’arco di 10 giorni con una repentina perdita nei primi 3-4 giorni dell’ordine del 60%.

Secondo il consulente tecnico del tribunale, che ha effettuato la prova lo scorso mese di aprile, le perdite effettivamente ci sono ma minori rispetto a quelle segnalate dal Comune (0,72 litri/secondo invece dei 1,2) e «non si hanno spiegazioni plausibili o dimostrate per tale comportamento». «Calo dovuto alla riparazione, fatta dalla stessa amministrazione comunale, sulla perdita riscontrata sulla condotta all'ingresso nel serbatoio a valle, e comunque finora per la ricerca perdite il Comune ha già speso la considerevole somma di 25.087 euro, che devo essere recuperati»- replicano da Taio.

A questa somma ora si aggiungeranno gli 8.203.80 euro (Iva compresa) per la prova di pressione con il gas che a questo punto la giunta comunale ha deliberato di far svolgere sperando che serva a chiudere il contenzioso e sbloccare la realizzazione della centralina. Come è noto infatti, prima dell’accertamento delle perdite, il Comune di Taio con contratto d’appalto registrato a Cles il 14 gennaio 2011, aveva affidato alla ditta Tecnoimpianti Paternoster srl di Taio i lavori di fornitura e messa in opera di una turbina idroelettrica sulla condotta, per un importo contrattuale di 73.929 euro più Iva. Tali lavori sono stati sospesi in seguito all’accerta mento della perdita sulla condotta stessa.

Tuttavia, ora che la perdita risulta stabilizzata nell’ordine dello 0,75 litro/secondo con la tubatura in pressione, l'amministrazione comunale è orientato a far installare la turbina idroelettrica, anche di minore potenzialità rispetto a quanto preventivato, e che potrebbe dare una resa annua di circa 58 mila euro.













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