Sul lago i turisti dell’Est battono bandiera «Ekon»

Non solo olandesi e tedeschi (e perginesi) al centro nautico di San Cristoforo Il canottaggio è la novità, la sistemazione del vecchio pontile la priorità


di Paolo Silvestri


PERGINE. E’ stata un’estate più corta del solito, la secondo vissuta dal centro Ekon di San Cristoforo. L’acqua alta di fine primavera ha di fatto rinviato ai primi di luglio l’inizio dell’attività. E, nonostante questo, i conti tornano. Nel senso che il bilancio è a posto e che il cancello della struttura è stato attraversato da tanta gente. Turisti soprattutto. A spiegarlo è Simone Lazzeri, uno dei tre dipendenti del centro (gli altri sono Giovanni Refatti e Marco Magnago) nonché socio di una (Tchen Tchen) delle tre associazioni (le altre sono Nutria e Penne Sprint) che assieme alle cooperative sociali Arché e Coop Amica gestiscono la struttura «gestita da giovani per i giovani», come sottolinea lo stesso Lazzeri che aggiunge: «Preme ricordare che il nostro centro è aperto a tutti: non siamo, insomma, un circolo privato».

«Al di là dei soci della varie associazioni - spiega Lazzeri - a frequentare il centro sono stati campeggiatori e turisti in generale. La novità è che, oltre ai soliti tedeschi ed olandesi, a noleggiare barche a vela e canoe sono state molte persone provenienti dall’Est Europa. I locali invece non sono aumentati. Almeno non per quel che riguarda il noleggio degli attracchi e del rimessaggio delle barche delle barche fonte di reddito per il centro».

L’Ekon aveva aperto la struttura ancora ai primi di maggio ed ora, anche in questi giorni, è regorlamente aperto nonostante un clima non esattamente estivo. «Saremo aperti tutto settembre e nei fine settimana di ottobre», sottolinea Lazzeri, che poi ricorda che durante l’estate, al di là degli impegni con i disabili delle due cooperative sociali, al centro ci sono stati corsi di canoa, si sup surfing, campus di vela, pratica del dragon boat (attività principale delle tre associazioni), colonie estive (una trentina di bambini e ragazzi al giorno nei vari turni settimanali) e la grande novità del canottaggio, voluta fortemente da Nicola Campestrini e realizzata grazie al noleggio delle barche ottenuto dal Cus Trento. «Il tutto lo realizziamo senza contributi esterni - spiega Lazzeri -. Ci autofinanziamo grazie all’affitto del bar esterno e dei servizi che forniamo: corsi e noleggi principalmente. E poi risparmiando, riducendo i costi di gestione ad una cifra tra i 10 e i 15mila euro». E il futuro?

«Con le economie ed i piccoli utili che realizziamo - sottolinea Lazzeri - intendiamo sviluppare il canottaggio e la vela attraverso l’acquisto di nuove attrezzature, continuare con la canoa (trequarti di chi la chiede è turista) ed iniziare con il wind surf, per il quale abbiamo avuto tante richieste. Sul fronte della promozione l’obiettivo invece è iniziare la collaborazione con altri campeggi altre al “Due Laghi” di Levico Terme già avviata quest’anno, e con altre realtà che operano sul lago. Le nostre proposte ed il nostro impegno, infatti, sono rivolte allo sfruttamento della risorsa lago». Resta poi in ballo un’altra questione: «Dobbiamo sistemare il pontile che è davvero messo male», dice. Un problema del quale si parlava ancora un anno fa, col Comune che doveva intervenire, ma la legislatura è finita anzitempo ed evidentemente non se n’è fatto nulla.

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